Sulla questione ambientale la politica ora più che mai deve assumersi le sue responsabilità. Il sindaco di Taranto ha detto chiaramente che l’ordinanza di chiusura dello stabilimento siderurgico è pronta. Si tratta ora di attendere i dati scientifici per avere certezza, come purtroppo si paventa, di una inaccettabile impennata dei livelli d’inquinamento. Nel frattempo classificare le posizioni in campo tra chi è “a favore dell’inquinamento” e chi invece è contro è pura barbarie che non giova a nessuno ma contribuisce solo ad esasperare gli animi. Tutti viviamo a Taranto, siamo tutti coinvolti e tutti ugualmente esposti ad ammalarci. Ricordarlo è umiliante ma evidentemente a qualcuno sfugge questo dato di fatto elementare e tragico allo stesso tempo. Sarebbe perciò il caso di far prevalere la razionalità e non la rabbia, il senso di appartenenza e l’unità di intenti e non le divisioni e le strumentalizzazioni a fini elettorali. Taranto sta pagando un prezzo altissimo alla logica del profitto che negli scorsi decenni ha prodotto ricchezza, incremento demografico, nuove opportunità di lavoro. Tutto questo appartiene al passato, adesso è il momento di scegliere il futuro mettendo al primo posto la salute. Se l’ipotesi di rendere ecosostenibile il colosso siderurgico si sta rilevando inefficace, è doveroso trarne le dovute conseguenze.
Se l’acciaieria più grande d’Europa verrà chiusa, dovremo essere pronti a vivere un momento di enorme difficoltà sul piano sociale ed economico. Ma se questa sarà la scelta – ripetiamo: qualora i dati scientifici si riveleranno impietosi tali da giustificare decisioni epocali – allora nessun ripensamento sarà ammesso. Il Comune di Taranto sta facendo la sua parte ed è ingeneroso addossare a questa Amministrazione responsabilità e colpe che non ha. Pensare poi di risolvere il tutto con un’ordinanza significa essere in malafede o incompetenti, o tutte e due le cose insieme. Abbiamo e avremo bisogno del supporto dei superiori livelli istituzionali e il governo, proprio il governo nazionale, dovrà assumersi le sue responsabilità per ammantare di legittimità e copertura politica le eventuali scelte del Comune di Taranto. La vicenda è maledettamente complessa ma il dado è ormai tratto: indietro non si torna.
Taranto,1° aprile 2019 i consiglieri comunali
Piero Bitetti
Mimmo Cotugno
Vittorio Mele