C’è una grande azienda che pensa di scaricare la crisi di alcune commesse sui lavoratori, e poi ci sono lavoratori di serie D che ambendo ad una promozione in serie C vengono utilizzati come merce di scambio. E’ questa la paradossale condizione che si vive in Teleperformace che da un lato propone una ridimensione dei tempi di lavoro per i diretti impegnati in campagne in difficoltà, e poi annuncia da mesi di voler stabilizzare attraverso la formula in staff leasing circa 160 somministrati.
Così Daniele Simon, segretario del Nidil CGIL di Taranto che fa azioni di pressing sull’azienda di telecomunicazioni che proprio lo scorso 22 marzo si era seduta al tavolo delle trattive con i sindacati di settore per discutere le procedure per l’istituzione della FIS (Fondo Integrazione Salariale).
E’ un cane che si morde la coda – dice Simon – l’azienda non prosegue nel programma di stabilizzazioni, anche se attraverso l’assunzione a tempo indeterminato presso le agenzie di somministrazione, perché i sindacati di categoria continuano a chiedere le ragioni di questa dicotomia. In mezzo ci sono 108 lavoratori da stabilizzare il cui contratto scadrà nei prossimi giorni.
Così mentre i sindacati di categoria trattano sul tavolo della FIS, chiedendo tra l’altro perché si continua ad assumere da un lato e a chiedere sacrifici ai lavoratori diretti, il NIDIL CGIL è costretto a rincorrere le ragioni di una precarietà “usata” come merce sul fronte dei diritti e delle tutele.
Ci sembra che comunque vada a pagare siano i lavoratori – spiega ancora Daniele Simon – o i diretti costretti a ridurre tempi di lavoro e salari, o i somministrati in realtà veri e propri dipendenti dell’azienda da circa 5 o 6 anni, costretti ad essere “sacrificati” se il sindacato non cederà sul piano dei diritti acquisiti da tutti.
Il 31 marzo scadranno nel frattempo i prossimi contratti di somministrazione e la CGIL attraverso il NIDIL chiede all’azienda di chiarire la sua posizione in tempi celeri rispettando anche gli impegni assunti con quei lavoratori in attesa di stabilizzazione da anni e che nel corso di più briefing aziendali avevano ricevuto rassicurazioni in merito.