Non esistono “astenuti” in questa vicenda e non esiste chi è pro la vita e chi invece difende i produttori di morte o malattia. Per tale ragione è opportuno sottolineare che esiste una mozione approvata in Consiglio Comunale che senza tergiversamenti “impegna il Sindaco, nell’ambito dei poteri assegnatigli dall’art. 50 del TUEL, quale massima Autorità Sanitaria a tutela della salute dei cittadini, a richiedere, in tempi brevi e, comunque, entro e non oltre 30 giorni, la certificazione dei dati ambientali e sanitari che potrebbero minacciare la salute pubblica, e a assumere, ove validati, eventuali conseguenti provvedimenti idonei a fermare gli impianti del complesso siderurgico che provocano emergenze sanitarie a danno della popolazione tarantina”.
Così i consiglieri comunali del Gruppo “Idea Indipendente”, Aldo Fuggetti, Cosimo Festinante, Mario Pulpo e Federica Simili.
In queste ore in cui la propaganda social sta intorbidendo le acque già confuse della nostra città è opportuno fare chiarezza – dicono – perché l’astensione rispetto al documento presentato dalla minoranza in Consiglio Comunale non è disimpegno rispetto alle questioni vitali che riguardano la nostra comunità.
Abbiamo scelto – continuano i quattro consiglieri di opposizione – l’efficacia. Una mozione con ordinanza di chiusura preventiva, non supportata dai dati sull’impatto sanitario e quindi da una verità empirica inoppugnabile, sarebbe oggi carta straccia e ogni tentativo reale di chiusura sarebbe vanificato indebolendo ancora di più il fronte della difesa della salute. Non vogliamo questo – dicono Fuggetti, Festinante, Pulpo e Simili – non vogliamo che sulla testa di quei malati, di quegli operai, e di quei morti, si possa fare ancora becera propaganda e per questo abbiamo percorso la strada, l’unica a nostro avviso, che ci consentirebbe di tutelare davvero la salute di tutti noi e proporre una chiusura sotto i crismi di una verità che ci metta in condizioni di centrare l’obiettivo. E’ l’obiettivo, è opportuno ricordarlo, è interrompere la mattanza, non ergersi al ruolo di paladini.
Un documento quello proposto dal Gruppo Indipendente che segna anche una tempistica stretta rispetto ai dati.
Se è vero – spiegano i quattro consiglieri comunali – che tutti gli organi di controllo hanno dati sul valore impattante di quella presenza industriale, e che quei valori e quelle ricerche hanno una loro certificazione dal punto di vista scientifico, siano gli esperti a fortificare l’azione politica. A renderla inattaccabile. Un gesto di responsabilità comune che dovrebbe condurci direttamente verso una governance delle questioni ambientali e sanitarie in cui la condivisione dovrebbe essere di merito e non mera pulsione emotiva.
La fabbrica, così come tutti gli altri presidi impattanti, non si inchiodano alle loro responsabilità sventolando il volantino di propaganda di una ipotetica chiusura – commentano ancora – ma dando un valore preciso a ciò che non è più tollerabile dal punto di vista della Valutazione del Danno Sanitario. VDS e VIIAS che non hanno trovato cittadinanza neanche nelle azioni legislative sull’AIA dei governi passati e di quello presente.
Siamo ad un punto di svolta e non rendersene conto significa agitare ancora la strumentale propaganda che rischiamo di pagare ancora una volta a caro prezzo – concludono – Siamo al ventinovesimo giorno di questo count down e dal Sindaco e dagli organi ispettivi e di controllo ora ci attendiamo molto.
Taranto, 26 marzo 2019