I dati discordanti, resi pubblici recentemente, hanno determinato l’impossibilità per molti concittadini di Taranto di comprendere i contenuti autentici del monitoraggio ambientale dentro e fuori lo stabilimento siderurgico AM Investco.
Il metodo adottato nei giorni scorsi dalla Procura ionica, di riunire tutti i soggetti istituzionali, produttivi ed altre Autorità pubbliche oltreché Enti strumentali impegnati sul versante sanitario, con la richiesta rivolta loro di esibire entro il 28 aprile p.v. i dati dei rispettivi monitoraggi sulle ricadute ambientali della produzione siderurgica, risponde fattivamente ad una esigenza messa più volte in evidenza anche dalla Cisl, affinché siano scongiurati atteggiamenti e giudizi preconcetti rispetto alla sostenibilità ambientale dell’intero sistema industriale ionico ed alle consequenziali ricadute di ordine sociale e sanitario.
Esigenza primaria, di garanzia per tutti, è di non enfatizzare le frammentarietà di dati privi di evidenza scientifica, né posizioni surrettizie o la scarsissima propensione all’ascolto delle opinioni altrui specie se diverse dalle proprie, quanto importante sia, invece, puntare agli obiettivi dell’occupazione stabile e sicura, all’eco-compatibilità degli impianti in questione nel pieno rispetto delle leggi e, in definitiva, al compiuto e contestuale riconoscimento dei diritti costituzionali al lavoro ed alla salute.
Ribadiamo, ancora una volta dunque, a tutti i soggetti attivi del territorio il nostro appello a fare fronte comune.
I dipendenti diretti e dei sistemi appalto e indotto di AM Investco continueranno a difendere la loro occupazione, il loro reddito, la loro salute, la loro dignità di persone che si realizzano come cittadini attraverso il lavoro, così come a preservare il futuro delle loro famiglie e dei propri figli.
Per loro, per la cittadinanza ma anche per l’economia territoriale, regionale e nazionale, in virtù dell’incidenza che la produzione industriale di Taranto possiede nella determinazione del Pil della Regione Puglia e del Paese, rivendichiamo certezze oggettive e l’iniziativa della Procura confidiamo che possa finalmente contribuire a tali risultati.
E’ altrettanto necessario che anche il Governo nazionale, regionale e locale si assumano le proprie responsabilità ed intervengano sulle questioni poste, aprendosi sempre più al confronto, a partire dalla riconvocazione urgente del tavolo del CIS e rassicurando, per quanto è nelle loro competenze, circa gli ulteriori processi virtuosi che intenderebbero porre in essere per Taranto e per l’intero territorio provinciale .
E’ anche in questa chiave che corresponsabilità, coesione, scienza, coscienza devono qualificarsi come obiettivi comuni che come territorio dobbiamo ascriverci per dare risposte concrete ai bisogni di salute, lavoro e sviluppo sostenibile.
Non siamo affatto all’anno zero, su tali versanti e come Cisl continueremo a sostenere ogni iniziativa legittimamente assunta, evocando e rispettando le evidenze scientifiche e continuando insieme con le nostre Federazioni di categoria, dentro e fuori dallo stabilimento AM Investco ad essere sentinelle per rendere esigibili tutti i contenuti dell’accordo sottoscritto al Mise il 6 settembre scorso.
Antonio Castellucci