Si é tenuta stamane la riunione programmata, su richiesta delle scriventi OO.SS. con i rappresentanti della Regione Puglia, per discutere e soprattutto dar prosieguo al percorso già intrapreso sulla formazione professionale dei lavoratori in cassa integrazione.
In premessa, la riunione di quest’oggi giunge a cica 4 mesi di distanza dalla prima e 3 dall’ultima, con l’impegno e finalitá della Regione Puglia ad annunciare, cosi come richiesto dalle Organizzazioni sindacali, l’esecutivitá del piano formativo attraverso la pubblicazione dell’avviso IV, il quale avrebbe previsto formazione specifica quale strumento di integrazione al reddito dei lavoratori.
Il tema trattato questo pomeriggio ha rappresentato e rappresenta per fim, fiom, uilm questione di vitale importanza per il sostentamento al reddito dei lavoratori posti in CIGS, e tutto ci saremmo aspettati, tranne che assistere ad uno scarico di responsabilità reciproche tra funzionari addetti delle varie sezioni e politici presenti al tavolo, e che di fatto, in tutto questo lasso di tempo null’altro hanno prodotto, se non la completa paralisi.
Giudizio questo, dettato dalla deprimente discussione a cui abbiamo assistito, tradottasi in slogan di ulteriori impegni e solidarietá, la stessa solidarietà annunciata in questi giorni nelle varie sedi, istituzionali e non, dai soggetti politici a vario titolo, e che nei fatti resta a parole e pacche sulla spalla, senza offrire nessun tangibile segno di interessamento ai lavoratori in difficoltà.
FIM – FIOM – UILM dopo tutto questo tempo trascorso avrebbero voluto e dovuto sentirsi rassicurare sull’avvio dei corsi formativi per la riqualificazione professionale dei lavoratori utile per il reinserimento lavorativo e come forma di integrazione al reddito, unitamente alla presentazione di un progetto serio ed esigibile, come più volte richiesto, per l’impiego de lavoratori in CIGS, in opere di pubblica utilità.
A tal riguardo, rappresentiamo per esempio, l’approccio e le attenzionalitá del fare e non del dire, che da anni pratica la Regione Liguria verso questi lavoratori, attraverso politiche attive e progetti di pubblica utilitá nell’ interesse comune.
La Regione Puglia e la politica, abbia consapevolezza e rifletta molto bene su quanto accaduto al tavolo odierno che per il caso Taranto, visti i trascorsi di questi giorni e la sequela di leggi in tema di esecuzione di bonifiche, area SIN e di crisi complessa, fatica ad uscire dalla teoria alla pratica e, mediti attentamente a ció che nella riunione sul tema specifico verrá convocato nei prossimi giorni, ci auguriamo a brevissimo, affinché si pratichi senza inutili giri di parole, impegno fattivo, serietá istituzionale e del soggetto politico, teso a recepire il fine unico per il quale lavoratori e cittadini ne identificano rappresentanza.
Non attenderemo e non resteremo spettatori, assieme ai lavoratori più penalizzati, ad annunci solidali della politica, sotto tutti i livelli, ma ci adopereremo affinché si traducano in fatti concreti per i lavoratori e la comunità.
Taranto 21 marzo 2019
FIM – FIOM – UILM