“Il rilancio dell’Arsenale militare di Taranto è solo all’inizio del percorso, il cammino è ancora lungo sebbene abbia riscontrato in tutti i partecipanti al tavolo convocato dall’Amministrazione comunale una unità di intenti che fa ben sperare. Bisogna velocizzare la riqualifica dell’intero comparto, anche del settore pulizia e manovalanza, una questione diventata ormai insostenibile. Sul punto però, vorrei essere chiara perché – come ho avuto modo di precisare anche oggi nel corso del tavolo al Comune – da parte del ministero della Difesa non c’è stato nessun taglio, semmai è giunta al termine l’erogazione del Fondo integrativo da un milione e mezzo di euro previsto nella Bilancio 2016. Ben venga anche la protesta se questo dovesse far salire Taranto nella scala delle priorità, anche se l’interesse é sempre vivo come testimoniato già dal fatto che nell’ultima Manovra finanziaria sono previste le assunzioni di 294 nuove unità di personale tecnico. Certo, la misura, introdotta nella Bilancio 2019 con emendamento, è solo un primo passo ma il lavoro a Roma prosegue: sono infatti in contatto con il Ministro reggente, le ho già consegnato – come da sua richiesta – alcune testimonianze di persone impiegate nel settore pulizia e manovalanza, che possano di fatto costituire un punto di partenza utile all’approfondimento e alla soluzione del problema. La questione é complessa e legata inoltre alla tipologia contrattuale: non è possibile che a distanza di anni questa gente venga ancora inquadrata con un contratto di tipo urgente e occasionale. Servono misure strutturali, non fondi integrativi che spesso servono a tamponare le emergenze e non fanno che rimandare le responsabilità a qualcun altro, su questo proveremo a dare risposte con l’aiuto del Ministero”. Lo dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle, Alessandra Ermellino, che questa mattina ha partecipato al secondo incontro al Comune di Taranto sulla vertenza dell’Arsenale cittadino.