La difficile situazione ambientale che sta attanagliando sempre di più la città di Taranto, alle prese con un incremento dell’inquinamento i cui dati allarmanti sono stati resi noti nei giorni scorsi dall’associazione ambientalista Peacelink e che sono stati al centro anche di un’audizione in Regione dei direttori generali di Arpa Puglia e Asl Taranto, “rischia di peggiorare ancora di più dalla presenza sul territorio provinciale di numerose discariche nelle quali, come se non bastasse, vengono conferiti i rifiuti di altre province pugliesi e, soprattutto, dal Salento in virtù dell’esistenza di altre discariche non operative site in altre province”.
A evidenziare la criticità della situazione (“se ci sta a cuore la lotta all’inquinamento prodotto dall’Ilva non possono non esserlo anche le conseguenze nefaste provocate dalle discariche”) è il consigliere regionale Gianni Liviano il quale ha inteso interpellare il presidente del Consiglio regionale e della Giunta regionale, Mario Loizzo e Michele Emiliano, nonché il presidente e direttore generale di Ager Puglia, Gianfranco Grandaliano, con una interrogazione urgente a risposta scritta.
Il consigliere regionale tarantino, infatti, sottolinea come nel versante leccese, così come dichiarato il 12 settembre del 2017 dall’allora commissario ad acta e oggi direttore generale dell’Ager, Grandaliano, “la discarica di Corigliano d’Otranto, seppur ultimata, non è entrata ancora in funzione”.
Per questi motivi, Liviano nell’interrogazione chiede di sapere “quando sia stata ultimata la discarica di Corigliano d’Otranto, quali siano i motivi ostativi per i quali risulti tuttora non essere entrata in funzione; se nel bando di gara di tale opera fosse stata prevista l’individuazione del sito dove la stessa è stata realizzata; quale il costo di conferimento stabilito presso la discarica; quali i quantitativi e i specifici costi di conferimento presso altri discariche, oltre a quelli relativi ad eventuali trasporti necessari per supplire a tale mancata apertura; quali gli importi di eventuali costi di gestione sostenuti per la discarica”.
Di seguito il testo dell’interrogazione
Alla c.a.
Presidente del Consiglio regionale
dott. Mario Loizzo
Presidente della Giunta regionale
dott. Michele Emiliano
Presidente Ager
avv. Gianfranco Grandaliano
Direttore generale Ager
Oggetto: discarica di Corigliano d’Otranto.
INTERROGAZIONE URGENTE A RISPOSTA SCRITTA
PREMESSO che:
- alla ben nota la situazione di gravità ambientale di Taranto, si aggiunge la presenza di discariche che ricevono rifiuti da altre province della Puglia,
- le discariche site in provincia di Taranto ospitano tra l’altro anche rifiuti provenienti dal Salento;
- questo accade anche in virtù dell’esistenza di altre discariche non operative site in altre province;
-con Decreto n. 79 del 12 Settembre 2017 l’allora Commissario ad acta dell’Ager (attuale Direttore Generale) dichiarava nelle premesse che: “per quanto riguarda la discarica di Corigliano d’Otranto, questa, seppur ultimata, non è entrata ancora in funzione”;
il sottoscritto Giovanni Liviano D’Arcangelo, nella qualità di consigliere regionale
CHIEDE di conoscere:
- quando sia stata ultimata la succitata discarica e quali siano i motivi ostativi per i quali, la medesima, risulti tuttora non essere entrata in funzione;
- se nel bando di gara di tale opera fosse stata prevista l’individuazione del sito ove la stessa è stata realizzata;
- il costo di conferimento stabilito presso la discarica de quo;
- i quantitativi e specifici costi di conferimento presso altri discariche, oltre a quelli relativi ad eventuali trasporti, necessari per supplire a tale mancata apertura;
- gli importi di eventuali costi di gestione sostenuti per la precitata discarica.
Bari, lì 18/03/2019
dott. Gianni Liviano D’Arcangelo
Consigliere Regionale
Gruppo Misto
Per quali motivi il Comune di Taranto non ha ottemperato a quanto previsto dalla legge regionale 10/2014 non rinnovando le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi popolari?
A chiederlo è il consigliere regionale Gianni Liviano il quale ha rivolto un’interpellanza al presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, e al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
Tutto prende le mosse da una lettera, pubblicata lo scorso 12 marzo sul quotidiano Taranto Buonasera, di un cittadino pronto a compiere gesti estremi dal momento che lo stesso sarebbe in attesa da tempo dell’assegnazione di una casa popolare da parte del Comune di Taranto.
“In questa lettera, indirizzata anche a Prefettura, Questura, Sindaco, assessore ai Servizi sociali del Comune di Taranto, al dirigente delle Politiche abitative e a tutti i consiglieri comunali – spiega Liviano – il cittadino lamentava una serie di presunte irregolarità nella gestione degli alloggi popolari che lo avrebbero pesantemente danneggiato. Per questo motivo – aggiunge Liviano – visto che l’ultimo bando per l’assegnazione delle case popolari è fermo a Taranto al 2013 e che la graduatoria a tutt’oggi non è ancora esaurita, ho chiesto al presidente della Regione e allo stesso sindaco di verificare se è vero, come denunciato nella lettera pubblicata su Taranto Buonasera, perché il Comune non ha rinnovato le graduatorie già scadute da due anni. Allo stesso tempo – conclude Liviano – ho chiesto di verificare se è vero che molte persone non aventi diritto occupano gli immobili di proprietà comunale e di sollecitare gli organismi competenti affinché provvedano immediatamente al rinnovo delle graduatorie e al rispetto delle leggi vigenti nell’assegnazione degli alloggi popolari”.
Di seguito il testo dell’interpellanza:
Sig. Presidente della Regione
dott. Michele Emiliano
Sig. Sindaco di Taranto
dott. Rinaldo Melucci
INTERPELLANZA
OGGETTO: Graduatorie alloggi popolari
Io sottoscritto Gianni Liviano D’Arcangelo
PREMESSO
- che il quotidiano “Taranto Buonasera” ha pubblicato, alla pagina 7 del 12/3 u.s., una lettera dal titolo “Sono pronto a compiere gesti estremi” a firma r.d.p.;
-che questa lettera era destinata a Prefettura, Questura, Sindaco, assessore ai Servizi sociali Comune di Taranto, dirigente alle Politiche abitative e a tutti i consiglieri comunali di Taranto;
-che nella lettera venivano lamentate presunte irregolarità nella gestione degli alloggi popolari (“non mi sono stati riconosciuti numerosi punti”; “non avete mai voluto aggiornare la mia posizione in graduatoria”, “avete una lista di 500 abusivi, perchè loro hanno più diritto di ccupare una casa di me che, oltre ad avere un’emergenza, sono in graduatoria ?” e altre…)
-che relativamente al bando di assegnazione di case popolari (art. 4 l.r. 10/2014) il Comune deve pubblicare il bando per l’assegnazione di case popolari (con cadenza almeno quadriennale art. 4 comma 2 l.r. n. 10/2014);
- che l’ultimo bando per l’assegnazione di case popolari è fermo a Taranto al 2013 con graduatoria a tutt’oggi non esaurita;
CHIEDO alle SS.VV.
di verificare le ragioni per le quali il Comune di Taranto non ha ottemperato a quanto previsto dalla citata l.r 10/2014 non rinnovando le graduatorie già scadute nel 2017;
di verificare se è vero che molte persone non aventi diritto occupano gli immobili di proprietà comunale;
di sollecitare gli organismi competenti a provvedere immediatamente al rinnovo delle graduatorie e al rispetto delle leggi vigenti nell’assegnazione degli alloggi popolari.
Bari, lì 18/03/2019
In fede
dott. Gianni Liviano
Consigliere regionale