La questione dell’aumento dell’inquinamento a Taranto al centro delle audizioni (richieste da Liviano D’Arcangelo, Pentassuglia, Amati, Blasi, Cera e Mennea) che hanno avuto luogo nella V commissione presieduta da Mauro Vizzino. Sono intervenuti i rappresentanti dell’ARPA e dell’ASL TA.
Tre i punti oggetto di esame: capire se le collinette ecologiche precedentemente poste sotto sequestro determinano pericoli per la salute umana e se risultano aumentati la diossina e gli IPA cancerogeni con il superamento dei livelli previsti dalla normativa vigente.
Dagli interventi è emerso, in base agli accertamenti effettuati, il rischio ambientale che interessa l’area delle collinette (che peraltro è fuori del SIN – Siti di interesse nazionale). Il sito risulta composto da materiale eterogeneo inidoneo in ambito residenziale. Sono stati riscontrati la presenza di diversi contaminanti e il superamento del valore consentito di diossina. Tant’è che il sindaco del Comune di Taranto ha provveduto nei giorni scorsi, in via cautelativa, al trasferimento degli scolari delle due scuole che insistono nella zona in un altro plesso scolastico.
Per capire se vi sono pericoli per la salute umana sarà necessario procedere alla caratterizzazione dell’area in questione (cui dovrà fare seguito l’analisi del rischio), in raccordo con l’autorità giudiziaria e con l’ILVA in amministrazione straordinaria e Ancelor Mittal, rispettivamente proprietario e gestore del sito.
In ordine all’incidenza degli IPA è stato precisato che non esiste una normativa che fissa i valori di esposizione. Il dato in aumento citato nei giorni scorsi (in riferimento al bimestre gennaio-febbraio 2019) da un’associazione ambientalista è stato estrapolato dal sito web dell’ARPA e fa riferimento a una centralina posizionata all’interno della cockeria. E stato precisato che il dato andrebbe confrontato con la serie storica e che l’incremento non è stato riscontrato nelle aree esterne. Il parametro cui occorre fare riferimento, comunque, è quello dello benzoapirene (secondo la classificazione fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità). A fronte di un valore medio codificato di 1, i valori rilevati nel triennio 2016-2018 sono risultati abbondantemente al di sotto.
Il Direttore del Dipartimento Ambiente della Regione Barbara Valenzano ha espresso la necessità di una distribuzione delle centraline di rilevamento più articolata per avere la garanzia di un monitoraggio più organico. L’ARPA ha espresso disponibilità al riposizionamento delle postazioni.