L’8 marzo è un’occasione per riconoscere le conquiste femminili sul piano dei diritti, dell’economia e della politica e per riflettere sulle discriminazioni e sulle violenze che, ancora oggi, colpiscono le donne.
Le basi per iniziare a parlare della questione femminile furono gettate durante il Congresso della seconda Internazionale Socialista a Stoccarda nel 1907. Qualche giorno dopo, venne fondato l’Ufficio di Informazione delle donne socialiste.
Nel maggio del 1908, Corinne Brown, presiedendo la conferenza domenicale socialista a Chicago, dette inizio al Women’s Day.
Il 28 febbraio 1909 a sostegno del diritto al voto alle donne, da parte del partito socialista americano, ci fu un’intensa attivazione sul tema delle rivendicazioni sociali e in decine e decine di migliaia decisero di scioperare scendendo nelle piazze per rivendicare gli aumenti di salario e il miglioramento delle condizioni di lavoro .
Così nacque la prima Festa della Donna in America.
Nel 1910, le delegate a stelle e strisce proposero durante la Conferenza internazionale delle donne di Copenaghen di istituire una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti per tutte le donne del mondo .
In Danimarca, Germania , Austria e Svizzera si festeggiò per la prima volta il 19 marzo 1911. Le celebrazioni ripresero l’8 marzo 1917 a San Pietroburgo.
In Italia si iniziò a celebrarla nel 1922, un anno dopo, grazie alle lotte delle “mondine” venne approvata la legge per le otto ore lavorative alle donne e agli uomini.
L’iniziativa si consolidò solo dopo la seconda guerra mondiale e nel 1946 insieme al suffragio universale si svolsero in Italia le prime grandi manifestazioni di massa delle donne per l’8 marzo.
Il sacrificio di centinaia di donne come quelle perite a seguito di un incendio che colpì la fabbrica di abbigliamento Triangle di New York nel 1908 e in tutto il secolo passato fino a oggi rappresenta il prezzo che le donne hanno pagato e pagano per la loro emancipazione.
L’esempio e la strada tortuosa che le donne pagano per la loro liberazione, dimostra a tutti come la forza e la coerenza siano la bussola per raggiungere l’uguaglianza.
Le donne sono “l’essenza” della politica del futuro, per il il centro sinistra, la sinistra, i riformisti europei ed italiani.
“Se noi donne ci fermiamo si ferma il mondo.”
Le donne del PD