«I lavoratori in Amministrazione Straordinaria continuino ad avere fiducia in chi, fino ad oggi, non ha mai mentito sul percorso che andava intrapreso senza nascondere che sarebbe stato complicato». È l’appello che Paolo Panarelli – esecutivo di fabbrica Arcelor Mittal, area tubifici della Fim Cisl – rivolge alla platea di lavoratori ancora in cassa integrazione.
«Conosciamo bene la crisi ed i suoi effetti, soprattutto noi provenienti dalle aree ferme da anni ed i nostri delegati che insieme ai loro colleghi hanno vissuto in pieno la cassa integrazione. Sono giorni in cui si torna alla carica con notizie fuorvianti, che trasmettono un senso di sfiducia nei lavoratori a cui va ricordato come, nel bene e nel male, il sindacato, e in questo caso la Fim in particolare, è stata vicina ai lavoratori delle aree penalizzate essendo l’unica a credere nella loro inclusione nel piano industriale di Arcelor Mittal diventando anche oggetto di strumentalizzazioni. Non abbiamo mai nascosto a nessuno che ci sarebbero stati esuberi – seppur temporanei – ma allo stesso tempo abbiamo mantenuto ciò che abbiamo promesso inserendo la garanzia per tutti dell’assunzione alla fine del piano».
«I tubifici ripartiranno», rassicura Paolo Panarelli. «Così come – aggiunge – il primo gruppo di circa 90 lavoratori è già rientrato, anche i restanti, entro la fine del piano industriale ritorneranno a lavoro. Lo abbiamo scritto nell’accordo e lo ribadiremo in ogni occasione, compreso l’incontro al Mise previsto per il mese di marzo (stando a quanto concordato nel testo dell’accordo del 06 settembre 2018) in cui chiederemo lo stato delle manutenzioni finalizzate al riavvio degli impianti e tutte le informazioni utili per dare serenità ai lavoratori ancora in cassa Integrazione».
La Fim Cisl non devia in alcun modo l’attenzione da quei lavoratori attualmente interessati dalla Cigs. Al riguardo il segretario generale aggiunto della Fim Cisl, Biagio Prisciano, commenta: «È chiaro che comprendiamo lo stato d’animo dei lavoratori di tutte le aree che sono temporaneamente in cassa Integrazione, a chi l’ha vissuta già per anni ed è fortemente indebolito da una situazione di crisi permanente, a chi la vive per la prima volta ma per tutti, al di là del clamore strumentale su singoli episodi e di chi racconta solo “pezzi” di verità sull’accordo, ricordiamo e facciamo notare come le “comparse” si presentino solo in occasione dei periodi elettorali invadendo giornali e tv, noi, il sindacato, i delegati, li vedrete sempre li al vostro fianco. Non a caso anche la Regione Puglia, grazie alle pressioni del sindacato, il prossimo 21 marzo ha convocato per discutere di strumenti e di politiche attive a beneficio dei lavoratori in cassa. Non è con gli slogan ed il clamore – conclude Biagio Prisciano – che si porteranno soluzioni e benefici, ma con il lavoro serio che abbiamo sempre messo in campo».
Taranto, 6 marzo 2019