Qualunque sia il motivo per il quale si richiede un prestito personale, è bene essere sempre informati al meglio, in modo da essere coscienti della spesa che si dovrà affrontare mese dopo mese per riuscire a restituire l’importo dovuto. Nel momento in cui si ottiene un prestito personale si può sempre decidere di estinguerlo anticipatamente; per approfondire questa possibilità e capire quando conviene l’estinzione anticipata del prestito può essere d’aiuto consultare questa guida di Facile.it.
Scopriamo quindi quali sono i principali criteri presi in considerazione dagli istituti di credito, utili da conoscere per capire il livello di fattibilità del prestito che si ha intenzione di richiedere.
Requisiti principali: età e capacità di rimborso
Affinché la richiesta di prestito venga accolta è necessario che il richiedente rientri in alcuni requisiti specifici, che cambiano a seconda dell’istituto di credito preso in analisi. In genere, però, il prestito può essere richiesto se si ha un’età compresa tra i 18 e i 70 anni e, soprattutto, se si dimostra di avere la “capacità di rimborso”. Per “capacità di rimborso” si intende la possibilità del richiedente di restituire l’importo in questione, che può essere dimostrata tramite l’esibizione della propria busta paga (nel caso il richiedente sia un lavoratore dipendente), della dichiarazione dei redditi (nel caso sia un lavoratore autonomo) o tramite la garanzia di una terza persona; questa dovrà a sua volta dimostrare la propria “capacità di rimborso” in quanto si impegna a pagare nel caso in cui il richiedente non riesca più a far fronte alle rate mensili del prestito.
TAN e TAEG: cosa sono?
Prima di richiedere un prestito è bene conoscere bene le due variabili principali che lo compongono. Il TAN (Tasso Annuo Nominale) è il tasso di interesse puro, che esprime quindi esclusivamente il tasso di interesse applicato e non tiene conto di spese e commissioni di alcun tipo; bisogna fare molta attenzione alle offerte che mettono in bella mostra solo il TAN, in quanto si tratta solo di un indicatore parziale, che non permette di avere un quadro complessivo del costo che si dovrà affrontare. Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è un ottimo strumento per comparare i vari prestiti in quanto indica il costo totale del finanziamento, comprendendo il TAN, le spese accessorie e le commissioni; non sono invece comprese nel TAEG le spese notarili, le imposte e le spese di perizia, come pure le penali e gli interessi di mora in caso di ritardo nel rimborso delle rate del prestito.
A quanto può arrivare la rata mensile?
Gli istituti di credito respingono di solito tutte quelle richieste di prestito che risultano impossibili da sostenere. La rata mensile, infatti, non dovrà superare il 30% del reddito del richiedente per essere presa in considerazione. Per avere un’idea più chiara del rapporto tra rata e stipendio, facciamo un esempio concreto: se il richiedente in questione percepisce uno stipendio di 1.200 euro al mese, potrà sostenere una rata mensile di circa 360 euro. Naturalmente all’abbassarsi della rata si estenderà la durata complessiva del prestito, quindi bisogna soppesare bene anche questo aspetto prima di richiedere un prestito personale, in modo da non avere problemi in seguito.