La giunta comunale di Taranto lo ha compiuto nei giorni scorsi, dando il definitivo via libera al protocollo d’intesa sottoscritto con la società “Enel X Mobility” per l’installazione di 24 postazioni di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio comunale.
Dopo l’accordo con Eni per la sperimentazione dell’utilizzo del biodiesel sui mezzi di Amat e Amiu, quindi, questa iniziativa sancisce ulteriormente le intenzioni dell’amministrazione Melucci, orientata a raccogliere tutte le opportunità disponibili in termini di abbattimento del carico ambientale sopportato dalla città. «La proposta di Enel ci è parsa immediatamente meritevole di valutazione – ha spiegato il sindaco Rinaldo Melucci –, per questo abbiamo fatto in modo che si potesse renderla efficace nel più breve tempo possibile. Guardiamo a questo progetto con grande speranza, perché pensiamo che il traporto pubblico locale, ma anche le flotte delle altre nostre partecipate e di alcuni privati, possano trarre un enorme vantaggio in termini economici, restituendo alla collettività benefici in termini di minori emissioni e inquinamento acustico.
Ogni azione in grado di erodere la narrazione negativa che è stata fatta della città, ogni azione capace di alimentare il riscatto di Taranto come laboratorio della sostenibilità, sarà un’azione che questa amministrazione metterà in campo».
Ogni zona della città, anche in funzione della densità abitativa, avrà la sua stazione di ricarica: 4 ne verranno installate tra quartiere Tamburi e Porta Napoli, 2 nell’Isola Madre, 1 a San Vito, altre 2 a Talsano e le restanti 15 tra Ponte Girevole e viale Unicef.
«Questo intervento sarà a costo zero per il Comune – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Motolese –, ma quel che ci interessa maggiormente è che ci consentirà di inserirci nel solco tracciato da diverse disposizioni di matrice europea, che spingono gli stati membri a investire sulle reti infrastrutturali di rifornimento, con particolare attenzione per i combustibili alternativi come l’energia elettrica. In questo modo spingiamo la nostra città a essere realmente contemporanea: vedere veicoli elettrici per le nostre strade, infatti, è sempre più usuale. Governare questo cambiamento è un compito per noi imprescindibile».