25 febbraio 2019. E’ stata scelta questa data, poiché ricorre un mese esatto dalla prematura scomparsa del piccolo Giorgio. In queste ore Taranto si prepara ad abbracciare il pianto silenzioso di tanti genitori condannati a sopravvivere ai loro figli.
Dopo un mese dalla morte di Giorgio, ennesima vittima del business del veleno, si riuniscono tutti insieme, genitori e cittadini, per ricordare chi ha pagato con la propria vita un prezzo che non ha avuto nemmeno il tempo di chiedere.
Febbraio mi ricorda anche Roberta. Roberta Chyurlia. Un anno fa, il 13 febbraio 2018, lessi su facebook quello che non avrei voluto mai leggere.
Dopo 2 anni di lotta estenuante, Roberta non c’era più. L’ho conosciuta attraverso il suo diario di guerra, quello che suo padre Pierfrancesco raccontava; attraverso l’amore che abbiamo in comune per i gatti. E’ anche per lei questa fiaccolata. Per lei, per tutti i bambini volati in cielo troppo presto. Per quelli di cui ho scritto.
Per Alessandro Rebuzzi, il guerriero buono, conosciuto attraverso i racconti di suo papà Aurelio. Mi sembrava di vederlo, mentre suo papà mi raccontava di quanto amasse la vita e di quanto lottasse per la sua Taranto, per il diritto a respirare aria pulita.
E’ la fiaccolata di Ambra, 7 anni, che da grande avrebbe voluto fare la stilista e che voleva curarsi a Taranto.
E’ la fiaccolata di Lollo, divenuto il simbolo della lotta all’inquinamento. La fiaccolata di Rebecca, Syria, Alessandro. E’ la fiaccolata dei loro genitori che devono avere forza e coraggio per andare avanti e per non arrendersi mai a questa ingiustizia.
Purtroppo sono lontana e non potrò essere fisicamente a Taranto oggi, ma la redazione di Tarantini Time parteciperà all’evento. In cuor mio però, alle 18.00 vi sarò vicina nel silenzio.