Militari della 2a Compagnia di Taranto hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari ed un decreto di sequestro preventivo diretto e “per equivalente” – ex art. 321 c.p.p. – di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie ammontanti complessivamente a 1 milione e 104 mila euro, nonché di un complesso aziendale, nei confronti di B.L., di anni 62 residente a San Giorgio Ionico (TA).
I provvedimenti, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Taranto – dott. Benedetto Ruberto, su proposta del P.M. dott.ssa Lucia Isceri, scaturiscono da indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria per reati fallimentari, all’esito delle quali, nel dicembre 2016, fu accertato che il predetto B.L., amministratore di diverse società operanti nel settore della produzione e commercializzazione all’ingrosso di materiali per l’edilizia, gestite anche attraverso familiari e persone prestanome, aveva distratto i beni delle citate imprese, occultando le scritture contabili, al fine di sottrarli alle previste procedure di fallimento.
Complessivamente otto persone furono denunziate, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
È stato oggetto di sequestro, oltre ai beni e alle disponibilità finanziarie corrispondenti al valore complessivo delle distrazioni accertate e delle imposte evase ai fini I.V.A. e II.DD., anche un intero compendio aziendale ubicato in agro di Terlizzi (BA).