Il caos interpretativo sulle modalità di applicazione relativo alla Legge che introduceva la possibilità di maggiorazioni per le imposte comunali sulla pubblicità, consegna a livello nazionale un panorama affastellato di disomogeneità. Per tale ragione, e a fronte dell’aumento del 25% dell’imposta anche a livello comunale, Confartigianato, Confesercenti, CNA e UNSIC , hanno scritto nei giorni scorsi al Sindaco, al presidente del consiglio comunale, a quello della commissione bilancio e alle direzioni comunali che si occupano di programmazione economica e economato.
Una lettera che prova a fare chiarezza su un ulteriore balzello che rischia di impensierire ancora di più il già provato animo di commercianti e artigiani del territorio.
In ottemperanza a quanto previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 15/2018 e dalla L.145/2018, il Comune di Taranto, infatti deliberato in consiglio comunale una maggioranza sull’imposta che regolamenta la pubblicità sull’intero abitato urbano, e che determina un aumento del 25% sulla tariffa base.
Ma secondo le associazioni scriventi i conti non tornerebbero.
Da una verifica effettuata – scrivono – risulta che tale aumento sia stato erroneamente inglobato nella tariffa già maggiorata, determinando, in questo modo, un ulteriore ed improprio aumento della tariffa, a seguito delle maggiorazioni già calcolate come da regolamento per le diverse categorie.
Insomma un doppio aumento su cui le quattro associazioni di categoria chiedono al Comune di intervenire con celerità, al fine di porre in atto i correttivi e determinare parole di chiarezza su una tassa che già aveva tanto animato il dibattito nel settore al momento della sua introduzione in Legge di Bilancio.
A nostro avviso, la tariffa base deve restare quella originaria e le maggiorazioni devono essere applicate sempre dalla tariffa base – dicono – Aumentando la tariffa base imponibile dove viene applicata la maggiorazione del 25% ed a seguire calcolare le altre maggiorazioni se ne determina, evidentemente, l’aumento complessivo. Tutto – continuano – In una situazione economica talmente pesante, con un tessuto economico composto da commercianti ed artigiani allo stremo sia dal punto di vista finanziario che della fiducia in una ripresa, ci si aspetta ormai da anni una particolare attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale alle sorti della piccola impresa locale, con una riduzione generalizzata della pressione tributaria, non certo con le maggiorazioni.
Inoltre sarebbe auspicabile – terminano Confartigianato, Confesercenti, CNA e UNSIC – che come accade in molte altre realtà comunali dove regna in assoluto la trasparenza soprattutto in ambito delle modalità di applicazione delle tasse e tributi si possa realizzare insieme un vademecum che chiarisca inequivocabilmente le modalità di applicazione della tassa e sicuramente non solo di questa(vedi TOSAP).
Taranto, 21 febbraio 2019