Questa mattina, assieme al Presidente Michele Emiliano, siamo stati dinnanzi al Tribunale del Lavoro di Taranto per manifestare la nostra vicinanza, la nostra solidarietà e il nostro sostegno ai lavoratori ex Ilva che hanno promosso un’azione giudiziaria nei confronti di Arcelor Mittal e dell’amministrazione straordinaria del siderurgico, affinchè venga accertato il comportamento anti sindacale che sarebbe stato assunto nei confronti della sigla sindacale USB, nell’ambito del procedimento che ha portato all’assunzione, da parte del colosso indiano dell’acciaio, di 8.200 lavoratori e alla cassa integrazione per circa 1.700 lavoratori in esubero.
In particolare l’USB denuncia l’opacità e la mancata trasparenza (nonostante gli accordi sindacali sottoscritti e le numerose specifiche richieste) nella determinazione, da parte di Arcelor Mittal, dei criteri finalizzati ad individuare i lavoratori da assumere e quelli da collocare in esubero. Stando a quanto evidenziato nel ricorso promosso dai lavoratori, infatti, l’azienda, a parità di professionalità e competenza, avrebbe proceduto all’assunzione di lavoratori con minori carichi familiari e anzianità, creando evidentemente disparità di trattamento e una certa conflittualità tra gli stessi lavoratori, con le proteste legittime di chi ambiva alla ricollocazione ed è rimasto fuori.
Sarebbe gravissimo se fosse accertato dal Giudice del Lavoro di Taranto che Arcelor Mittal – come denunciano i lavoratori – ha formulato le varie proposte di assunzione in maniera del tutto arbitraria, senza tener conto di requisiti oggettivi, al solo scopo di tutelare se stessa, non rispettando neanche le percentuali di dipendenti delle categorie protette, previste per legge.
Su tutto questo, ovviamente, ci auguriamo che la Magistratura faccia il suo corso e accerti eventuali responsabilità. Noi, con la nostra presenza, oggi, al fianco dei lavoratori, abbiamo dimostrato ancora una volta da che parte intende stare la Regione Puglia che conferma la sua decisa determinazione a vigliare, affinché tutti gli impegni assunti da Arcelor Mittal vengano rispettati fino in fondo.Tutto ciò è necessario per uno sviluppo sostenibile di Taranto e del territorio jonico, nel rispetto delle prerogative e dei diritti dei lavoratori che non possono continuare ad essere trattati come “carne da macello”. Noi faremo tutto quanto nelle nostre possibilità per impedirlo.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo Economico
Regione Puglia