«L’intera provincia di Foggia aspetta dal 2012 l’esecuzione dei lavori di allungamento della pista di volo dell’aeroporto. In tutti questi anni Emiliano e i suoi predecessori hanno usato il tema “Gino Lisa” a fini elettorali e propagandistici, senza fare nulla di concreto. E, puntualmente, a poche settimane dalle elezioni amministrative, Emiliano si desta da un lungo sonno, si ricorda del Gino Lisa e cerca di passare da vittima, incolpando il governo e il ministro Toninelli. I fatti, però, sono diversi e sono contro di lui. Per esempio, per oltre due anni Emiliano nulla ha eccepito mentre il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche non rilasciava – senza alcun motivo – la Conformità Urbanistica dell’opera (indispensabile per iniziare i lavori), conformità che venne negata nel gennaio 2018 ma poi rilasciata nel successivo mese di luglio, a riprova che, in precedenza, tutti i passaggi amministrativi erano stati effettuati correttamente e che, quindi, a mancare fino a quel momento, era stata solo l’attenzione di Emiliano verso la Capitanata (ma in quegl’anni governava il Pd e quindi…..).
E ancora. Nel mese di ottobre 2017, per l’esecuzione dei lavori di allungamento della pista, AdP ed Emiliano partorirono la “soluzione” Protezione Civile-Sieg per il Gino Lisa, al fine di non investire neanche un euro dei fondi di AdP e/o Regione Puglia per la realizzazione dell’opera, atteso che per anni e anni non erano riusciti a trovare un cofinanziatore, per almeno il 25% dell’importo dell’opera (parliamo di appena 3,5 milioni di euro a fronte dei 14 milioni approvati dal CIPE). Ebbene, Emiliano e AdP, dopo le roboanti dichiarazioni dell’ottobre 2017 in conferenza stampa (“finiremo l’opera in 18 mesi da oggi!“) hanno impiegato un anno (un anno!) per inviare al MIT l’incartamento relativo alla questione Protezione Civile-Sieg. Il Ministero ha prontamente esaminato la pratica e ha già richiesto ad AdP delucidazioni e approfondimenti in merito alla questione Sieg perché, evidentemente, l’incartamento non era completo. Quindi, invece di fare il mea culpa e dichiarare, dopo anni di disastri, la propria completa incompetenza e disinteresse al problema, Emiliano dà la colpa al Ministero. È senza vergogna! In questi mesi, in questi giorni noi del M5S, ci siamo adoperati affinché la situazione trovi una rapida soluzione e, nonostante l’incompetenza e il disinteresse di Emiliano, continueremo ad impegnarci affinché tutto si risolva al più presto».