Si torna sul parquet, amico questa volta, del Palafiom. Sabato 26 gennaio alle ore 18, ingresso come sempre gratuito, il Cus Jonico Basket Taranto ospita la Cestistica Ostuni per la 15ª giornata del campionato di serie C Gold, quarta di ritorno. La squadra di coach Caricasole deve reagire ad un periodo abbastanza complicato, 4 sconfitte consecutive, tre in questo inizio di 2019 ma soprattutto tanti acciacchi e infortuni che stanno limitando le capacità del roster rossoblu. Di questo e di altro, in vista del match di sabato, ha parlato il dirigente responsabile Roberto Conversano nell’intervista pregara con Toni Cappuccio, la voce del basket tarantino.
Cosa succede al Cus Jonico?
“Presto detto! Nella prima parte, siamo partiti bene con tutti gli uomini a disposizione ed i risultati sono venuti. Ci eravamo sistemati nella fascia alta della graduatoria, in quarta posizione ma, soprattutto, con un buon gioco di squadra grazie ad una buona scelta degli elementi a disposizione, fatta dal nostro ds, Vito Appeso, in perfetta sintonia con tutti noi della dirigenza. Il rientro dalle vacanze di Natale non è stato buono, tra infortuni, nostalgie della famiglia lontana di qualcuno, anche la perdita di una pedina importante come Alessandro Tabbi, che si è arruolato nei Carabinieri, da due partite siamo costretti a fare a meno di Matteo Giovara, per infortunio muscolare. Un altro tassello importante nel mosaico di gioco, sia come play-guardia e sia come realizzatore. Sotto canestro non basta da solo il pur valido Martignago ma con Tabbi che aggrediva il canestro le cose andavano certamente meglio anche in difesa. Il fatto che ora abbiamo qualche difficoltà in più nel sistema difensivo, lo dimostra. Ora abbiamo preso un nr. 4 come Luca Schiano, la precedente stagione ad Ostuni, proprio per ovviare ai cm mancanti sotto canestro e come ala forte tiratrice. Ovviamente all’esordio in un clima caldo come il Palatifo non poteva fare di più. Si sa che qualsiasi stagione ti dà in conto alti e bassi. Ora la classifica si è ulteriormente accorciata ma noi vogliamo puntare a stare tra le prime 6 per stare tranquilli e giocarci i play off, per cui lasciamo lavorare in serenità coach Caricasole ed il suo valido assistente Carone e le cose si aggiusteranno col recupero di tutti. Ci vuole pazienza e lavoro””
E’ riconosciuto il fatto che un organico ben assortito dovrebbe essere composto da senior ancora validi sia dal punto di vista tecnico-fisico che da quello carismatico e da una bella pattuglia di giovani aitanti con tanta voglia di emergere e di mettersi in luce per se stessi e per la squadra. Questa buona combinazione non sembra sempre perseguita, almeno finora?
“Nella prima parte del campionato, nelle stime non ci davano molto credito ma poi abbiamo destato buona meraviglia per il buon lavoro e gioco. Avevamo, però, avuto l’organico completo sin dall’inizio della preparazione ed i risultati di gioco e di punti sono venuti. La migliore combinazione sarebbe con qualche elemento classe ‘80 che ti dà esperienza in campo e carisma fuori e nello spogliatoio, cosa molto importante per far rendere meglio i più giovani.
Abbiamo salutato con piacere il rientro dei nostri due ragazzi del vivaio Virtus, Pannella e Bitetti che, però, non giocavano da un po’ di tempo con intensità e, quindi scontiamo ancora la carenza di assimilazione degli schemi di gioco. Pian piano, comunque, i due ragazzi stanno trovando più spazio e minutaggio. Bitetti può essere più utile in assenza di Tabbi ma anche, ora, come alternativa ai due lunghi, Martignago ed il nuovo Schiano. Pannella ha davanti due esterni tiratori formidabili come Simaitis e Giovara e, quindi, il minutaggio ne ha risentito. Ora, però, ha la possibilità di rendersi più utile a causa dell’infortunio di Giovara, che così può guarire con calma e completamente. E’ sempre una questione di fiducia e di autostima che i ragazzi debbono trovare in se stessi oltre che dai compagni.
A proposito, come sono i rapporti con la consorella Virtus per la cura del vivaio?
“Rapporti tra due società? Noi siamo tutt’uno, strettamente affratellati! Non è un caso che dalla metà della stagione scorsa abbiamo scelto di affidarci ad un tecnico valido come Giulio Caricasole con cui abbiamo legato il cordone ombelicale tra le due entità sportive. Forse il problema verrà fuori nel momento in cui si evidenzierà un certo vuoto generazionale tra annate buone e qualcuna meno buona. D’altronde è una ricorrenza genetica. Anche in natura, è lo stesso. Stringeremo i denti per ovviare a stagioni poco produttive. La nostra antica storia è costellata da tali diversità di periodi ma siamo sempre qui, a coltivare il nostro basket ed in generale lo sport. Alla gente sportiva chiediamo solo comprensione, attaccamento e presenza sugli spalti. Siamo forse l’unica società che non fa pagare il biglietto…”
Forse anche per non dover sborsare il “regolamentare tributo” alla vorace federazione che, come al solito chiede tanto ma sostiene meno in fatto di vera promozione sportiva? A proposito di sostentamento economico, si sono avvicinati altri sponsor?
“Noi siamo “affezionati” ai nostri, ormai, storici sponsor: Conad e Puma. Sono loro che ci danno la forza di reggere da 5 anni sia nei campionati meno belli che in quelli belli. Evidentemente credono nei nostri valori e noi li ringraziamo sempre. Purtroppo, però, il loro esempio non è seguito da altri, anche se sappiamo bene che la città non offre molto di più. E’ anche una questione di marketing generale del nostro tessuto sociale e produttivo, che preferisce, anche nel piccolo, distribuire poche migliaia di euro al calcio, il quale si accontenta di prosciugare anche quei pochi rigagnoli di pubblicità che, invece, a noi farebbero molto comodo per fare un salto di qualità. E’ una questione che si trascina stancamente ormai, per cui siamo costretti, si fa per dire, a fare affidamento sulle nostre forze ed ai nostri affezionati Conad e Puma.”
Appuntamento quindi per Cus Jonico Taranto-Cestistica Ostuni a sabato 26 gennaio 2019 alle ore 18 al Palafiom con ingresso gratuito. Arbitri del match Francesco Calisi di Monopoli (BA) e Aldo Procacci di Corato (BA).
(intervista a cura di Toni Cappuccio)