La materia riguardante il lavoro dei call center va regolamentata una volta per tutte.
Ancora una volta ci troviamo di fronte a problemi gestionali riguardanti un call center.
In questo caso si tratta di Planet Group, presente a Taranto (dove impiega 250 dipendenti), Brindisi, Lecce e Francavilla Fontana, che lavora con commesse di importanti Gruppi, come TIM e ENI.
La Regione farà come sempre la sua parte, attraverso la task force per l’occupazione, per affrontare e risolvere i problemi che si sono creati in azienda.
La convocazione, già fissata per il 9 gennaio scorso, è slittata di qualche giorno per motivi tecnici e si farà a breve.
Ma non si può fare a meno di sottolineare la freddezza, per non dire il vero e proprio disinteresse, con cui i Gruppi committenti seguono le vicende del personale. Non si può accettare una logica di scaricabarile che, affidando pezzi di lavoro ai call center, libera i Gruppi dai doveri propri di ogni datore di lavoro.
Il tutto poi, se governato come spesso accade dalla logica del massimo profitto col minor costo, si scarica sui lavoratori, che ci perdono sempre in diritti e in retribuzione.
Assicuro quindi che faremo presto una riunione specifica e risolutiva in Regione, ma alla luce delle molteplici esperienze negative verificatesi in Puglia e in tutto il territorio nazionale, è giunto il momento di chiedere che sia il Governo nazionale a regolamentare la materia con una provvedimento legislativo che riduca gli spazi discrezionali e individui le responsabilità di ciascuno dei soggetti che operano nel settore.
Mino Borraccino
Regione Puglia