Il consigliere regionale di Direzione Italia, Renato Perrini, ha presentato un’interrogazione urgente al presidente Emiliano per sollecitare il servizio
“Convivere con il cancro non è solo abituarsi a un nemico che dietro di te cerca di annientarti. E’ il vivere quotidiano con la malattia e tutto questo che quella comporta, specie quando i malati devono sottoporsi alla chemioterapia, a quel punto o hai chi si occupa 24 ore su 24 di te – e spesso è solo un familiare – o il problemi sono amplificati. A cominciare dal trasporto. I pazienti con evidente e particolare difficoltà fisica e psicologica quali sono i malati oncologici, i radioterapici e gli FKT, dopo essersi sottoposti ad alcune particolari e dolorose terapie, spesso non sono nelle condizioni di raggiungere le strutture sanitarie per fare la terapia e, poi, far rientro da soli a casa.
Conosco decine di storie di pazienti oncologici del “Moscati” di Taranto, “San Pio” di Castellaneta e “Valle d’Itria” di Martina Franca per i quali sottoporsi alla chemio non è solo fare terapia, ma una complicazione di vita. Lo è ancor di più poi per i cittadini residenti in provincia, che per sottoporsi a queste terapie, spesso cicli di sedute dal lunedì al venerdì, sono costretti a chiedere di essere accompagnati, perché i mezzi pubblici di trasporto non agevolano il percorso, e non tutti sono automuniti, o hanno le possibilità economiche per pagare un taxi. Tutto ciò scoraggia al punto che a volte gli ammalati che decidono di a saltare la terapia, perché impossibilitati a raggiungere gli ospedali di riferimento. Vergognoso!
Per questo ho presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione, Emiliano, anche nella sua qualità di assessore alla Sanità , per sapere intanto se è a conoscenza del forte disagio dei malati oncologici provocato dalla mancanza di un servizio di trasporto destinato solo a loro.
E quali sono le azioni che Emiliano intende mettere in campo con urgenza per garantire nell’immediato percorsi di cura più agevoli ai malati oncologici e per istituire un servizio navetta di trasporto e accompagnamento che possa raccogliere i pazienti in un punto di raccolta per ogni paese della provincia”.