Con la “m” maiuscola. Per la nona stagione di “Periferie”, sabato 12 gennaio, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda al quartiere Tamburi, va in scena “Maestro! Memorie di un guitto” di e con Stefano de Luca, assistente alla regia Linda Riccardi, luci Claudio De Pace, produzione ATIR Teatro Ringhiera, in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano. Durata 80 minuti. Biglietto 13 euro, ridotto 10 euro. Info e prenotazioni 099.4725780 – 366.3473430.
L’autore, attore e regista Stefano De Luca torna a oltre 30 anni di distanza lì dove ha avuto inizio la sua carriera e la scoperta del teatro. Tarantino e talentuoso, Stefano è stato protagonista dei primi anni del Crest e di spettacoli come “Il signore delle mosche” con la regia di Marco Baliani (1986) e “Favola” con la regia di Vanni Menichi (1985). Poi la scelta di una grande scuola che stava nascendo a Milano.
In un racconto sfacciatamente autobiografico, che passa dall’aneddoto alla citazione, dal ricordo alla riflessione, l’attore e regista Stefano de Luca ci trasporta nel cuore di una preziosa e irripetibile esperienza teatrale ed umana: l’incontro con il grande maestro del teatro, Giorgio Strehler.
Tra coincidenze, innamoramenti e segni premonitori, lo spettacolo racconta la storia di un giovane attore giunto a Milano sul finire degli anni ’80, alla scuola del famoso regista europeo, del suo indimenticabile incontro con il grande Maestro e di alcune importanti lezioni di teatro e di vita da lui apprese nei modi più curiosi e imprevedibili.
Lo spettacolo, a vent’anni di distanza dalla scomparsa di Giorgio Strehler, è un omaggio, un dichiarato atto d’amore, ma è anche una riflessione sulla trasmissione dei saperi, sulla necessità della relazione umana, sull’insegnamento come arte nobilissima e fondamentale.
Monologo teatrale e non solo. Infatti, dall’11 al 13 gennaio, sempre al TaTÀ, Stefano de Luca dirigerà un workshop per attori e registi, proponendo un programma di comprensione e di sperimentazione pratica di alcuni principi essenziali del lavoro teatrale, acquisiti e rielaborati nel suo ormai trentennale percorso artistico e pedagogico che ha incrociato in modi diversi i Maestri Strehler, Dodin, Brook e Vasil’ev.
Sempre sabato 12 gennaio, dalle ore 19 nel foyer del TaTÀ, il Crest dedica un omaggio anche a Tino Schirinzi, uno degli attori preferiti da Giorgio Strehler, nato a Taranto ma toscano d’adozione, prematuramente scomparso a 59 anni, con la presentazione del libro/biografia “Tino Schirinzi. Un mestiere costruito sull’acqua” a cura di Alla Munchenbach (Edit@, 2017) e una galleria di foto.
BIOGRAFIA
Stefano de Luca
Tarantino, muove i primi passi nel teatro professionale con il Crest nel 1985 sotto la guida di Marco Baliani, Giovanni Calò, Francesco Zigrino, Carlo e Iva Formigoni, lavorando per due anni come attore nel teatro ragazzi. Nel 1987 è ammesso al primo corso, intitolato a “Jacques Copeau”, della Scuola di Teatro del Piccolo Teatro di Milano diretta di Giorgio Strehler, dove si diploma nel 1990. Approfondisce la sua formazione alla scuola del Teatro Maly di San Pietroburgo, sotto la guida di Lev Dodin, e in altri teatri europei, tra cui la Royal Shakespeare Company, ai corsi di Cicely Berry. Lavora come assistente alla regia di Giorgio Strehler dal 1995 al 1998. È l’unico regista italiano ad aver diretto gli attori del prestigioso Teatro Maly di Mosca in ben tre produzioni. Ha insegnato e tenuto workshop per attori e registi nelle più prestigiose istituzioni internazionali. Dal 2004 ad oggi è curatore, assieme a Ferruccio Soleri, della messa in scena dell’”Arlecchino servitore di due padroni”, regia di Giorgio Strehler, in tournée mondiale. Dal 2008 dirige la compagnia teatrale LupusAgnus, con la quale mette in scena testi contemporanei tratti da drammaturgie originali. Nella lirica ha messo in scena “Don Giovanni” di Mozart e “Otello” di Verdi, entrambe produzioni AsLiCo (Associazione Lirica e Concertistica Italiana).