Si conclude a Massafra la serie itinerante di cinque workshop “Wake UpPark! – Il parco che vorrei” organizzata da Learning Cities nell’ambito del progetto “UPPARK – Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”; dopo il primo realizzato nello scorso novembre a Crispiano, gli altri si sono tenuti a Mottola, Ginosa e Castellaneta.
L’evento conclusivo, al quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, si terrà alle ore 17.30 di venerdì 11 gennaio, presso il Palazzo della Cultura, in via Ponte Garibaldi n. 7 a Massafra; nell’occasione i risultati conseguiti nei workshop saranno illustrati all’assessore regionale al Territorio, Alfonso Pisicchio, con il quale gli stakeholder presenti svilupperanno un confronto basato su metodologie partecipative.
«Scopo ultimo dei workshop – ha spiegato Andrea Gelao di Learning Cities – è realizzare una programmazione dal basso, un processo innovativo in cui la comunità locale è protagonista della fase di progettazione dello sviluppo del Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” che, con una superficie complessiva di 25.000 ettari, è la più estesa area protetta pugliese.
A tal fine nei workshop sono state attivate le popolazioni locali, facendo prendere coscienza del loro ruolo a supporto di nuove governance che, superando finalmente la tradizionale separazione tra società civile, settore pubblico e settore privato, agiscano attraverso processi innovativi in cui le istituzioni locali siano impegnate nella promozione e nel coordinamento.
In tale ambito assume particolare importanza la capacità di sviluppare un partenariato pubblico-privato-società civile in grado di coinvolgere il più ampio numero possibile di stakeholder locali.
A tal fine nei workshop “Wake UpPark! – Il parco che vorrei” sono stati coinvolti cittadini, imprenditori, professionisti, funzionari pubblici, associazioni e comitati, per collaborare sulla costruzione di un’idea condivisa dell’area del Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine”.
Partecipazione, integrazione, partenariato e animazione: nei workshop queste sono state le parole chiave per la programmazione e l’implementazione delle politiche di sviluppo locale; sono concetti per molti versi noti e dibattuti, sebbene tutt’altro che scontati nella concreta applicazione delle politiche.
Il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”
Con una superficie complessiva di 25.000 ettari, il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” è la più estesa area protetta regionale: il parco si estende sul territorio di 13 comuni della Provincia di Taranto (Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola, Massafra, Palagiano, Palagianello, Statte, Crispiano, Martina Franca, Montemesola, Grottaglie e San Marzano) e su quello del comune brindisino di Villa Castelli.
Questo enorme territorio è stato compreso nel Parco Naturale Regionale “Terra delle “Gravine”, costituito ex lege nel 2005, con l’evidente intento, seppur non dichiarato, di mettere assieme i territori della “pietra scavata” che hanno dato vita ai villaggi rupestri e quelli della “pietra costruita”, quei “thòlos” da cui discendono i trulli della Murgia.
Non esiste altrove, in tutta l’Europa occidentale, un’area con un’analoga concentrazione di insediamenti rupestri e di siti archeologici, con ricchezze naturalistiche e fenomeni carsici di simile rilevanza, con un paragonabile patrimonio di biodiversità.
È un vasto territorio in cui sono altresì comprese aree a fortissima antropizzazione, si pensi alla Gravina di Statte ubicata a pochi chilometri dalla zona industriale di Taranto, che per questo motivo devono essere tutelate e valorizzate con maggiore attenzione.
Per questo c’è oggi il Progetto “UPPark! Strategie di rete per il Parco Terra delle Gravine”, sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del Bando Ambiente 2015, che prevede l’esecuzione di una serie di attività per valorizzare il Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” rendendolo pienamente fruibile ai cittadini.
Attuando una serie di interventi per la prevenzione e la riduzione dei rischi ambientali nell’area del parco, inoltre, il Progetto “UPPark” intende preservare l’integrità di questo straordinario ecosistema, un vero e proprio santuario della biodiversità, per le generazioni future.
Il progetto è stato proposto dal WWF “Trulli e Gravine”, in qualità di capofila, insieme a un ampio partenariato che comprende la Provincia di Taranto, in qualità di organismo di gestione del Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, la Casa Circondariale di Taranto, lo IAMC-CNR, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Gruppo Speleologico Martinese, l’Associazione “Learning Cities”, il Club Unesco, il CNSAS Servizio Regionale pugliese, il Nucleo Volontario Protezione Civile di Palagiano, “La Mediana”, e la Federazione Speleologica Pugliese.
Tra le tante iniziative tese a dare nuova vita il parco naturale regionale più grande della Puglia, si segnala il restauro conservativo di alcuni ambienti dell’antica masseria dell’Oasi WWF Monte Sant’Elia, tra questi la Sala Comune e la vecchia stalla, in cui, dopo il loro ripristino, è stato realizzato un Centro Visite con un infopoint e un ufficio accoglienza a favore di tutti coloro che, cittadini o turisti, vorranno visitare la zona percorrendone i sentieri, a piedi o in bici; la struttura, inoltre, è a disposizione per ospitare iniziative e manifestazioni di sensibilizzazione e promozione dei corretti stili di vita a contatto con la natura.
L’Oasi WWF Monte Sant’Elia, una delle sette Oasi WWF in Puglia, rientra nel Parco “Terra delle Gravine” e nel SIC-ZPS Area delle Gravine; l’Oasi si estende per circa cento ettari in agro di Massafra comprendendo un bosco di leccio, macchia mediterranea, pascoli, seminativi e una masseria storica.
L’Associazione WWF Trulli e Gravine, che gestisce da sei anni l’Oasi WWF Monte Sant’Elia a titolo gratuito, opera in Provincia di Taranto dal 1985 per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico del territorio, distinguendosi per lo spirito di coinvolgimento della cittadinanza in attività di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali e per la fattiva collaborazione volta ad orientare le amministrazioni pubbliche verso programmi, accordi e progetti per il raggiungimento delle finalità associative.