Le ultime autorizzazioni firmate dal Mise, gestione Di Maio, sui permessi di ricerca in mare degli idrocarburi rappresentano l’ultima giravolta posta in essere dall’attuale Governo.
Infatti, dopo la giravolta compiuta su Ilva, salvata per fortuna, e su Tap, autorizzata, arriva l’ultima decisione in ordine di tempo che sancisce il passaggio dalla becera propaganda alla dura realtà.
Il 31 dicembre, approfittando di giornate di festa il Ministero ha pubblicato queste autorizzazioni sperando forse di farle passare senza destare stupore.
Ed invece, questa ultima decisione incide direttamente sul Golfo di Taranto e sta creando nelle nostre comunità una tensione davvero crescente rivolta a chi in campagna elettorale ha promesso cose che oggi non riesce a mantenere.
Anzi, in maniera scientifica, pone in essere azioni e condotte contrarie a quanto affermato in campagna elettorale.
Evidente, ormai, è la insoddisfazione dei cittadini che avevano creduto nei 5 stelle, ma anche tra i rappresentanti parlamentari di terra ionica che in privato raccontano di un disappunto sempre più crescente verso il proprio leader.
Come Segretario provinciale del Pd chiedo al Vicepremier Di Maio di venire a Taranto, come già richiesto peraltro dai rappresentanti locali dei 5 stelle, affinché possa spiegare le motivazioni che stanno portando a compiere atti ed a rilasciare autorizzazioni difformi dai proclami elettorali.
Lo deve, caro Ministro, per il rispetto che va dato ai tanti cittadini che in buonafede hanno riposto la loro fiducia nel movimento. Lo deve anche ai suoi parlamentari che le hanno chiesto già da tempo una sua presenza a Taranto e a cui non ha ancora dato risposta.
Non umili Taranto, la nostra comunità la aspetta perché spieghi queste giravolte.
avv. Giampiero Mancarelli
Segretario provinciale PD di Taranto