Il 24 gennaio 2019 uscirà la sentenza della Corte dei Diritti dell’ Uomo a Strasburgo relativa al ricorso promosso dalla professoressa Lina Ambrogi Melle contro lo Stato italiano per violazione dei Diritti alla vita, all’integrità fisica ed alla vita familiare di noi Tarantini a causa delle svariate leggi salvailva che hanno salvaguardato interessi privati a discapito della vita di una popolazione. Al ricorso hanno aderito numerosi cittadini che si sono sentiti traditi dai politici che, nonostante le promesse elettorali, ancora oggi hanno lasciato uno scudo giudiziario ai nuovi proprietari del siderurgico tramite una vergognosa IMMUNITÀ PENALE ED AMMINISTRATIVA che ha paralizzato la Magistratura, l’ Ispra e l’Arpa .
Restiamo fiduciosi in attesa della sentenza della CEDU.