Come è noto, la Ylport Holding è il nuovo concessionario del porto di Taranto. Nella graduatoria internazionale dei terminalisti, si colloca al tredicesimo posto per volumi di attività ed è proprietaria del 24% di Cma Cgm, terzo vettore marittimo mondiale per il traffico container.
Yilport Holding A.S. ha preso in consegna un’infrastruttura totalmente rinnovata e ammodernata. Grazie a lavori finanziati dal Contratto istituzionale di sviluppo, la banchina è stata riqualificata. I lavori hanno interessato due tranche, ciascuna da 600 metri. La prima ultimata a luglio 2016, la seconda ad agosto 2017, ma il collaudo degli interi 1200 metri é avvenuto solo la scorsa estate. Tutto questo in un quadro in cui Taranto è una delle due Zone Economiche Speciali previste per la Puglia e quella ionica coinvolgerà anche parte della Basilicata.
Andata via Evergreen perchè lamentava grossi ritardi nell’adeguamento del porto, Taranto era rimasta fuori dal giro dei grandi vettori marittimi. Il traffico container si era così azzerato e il porto ha accusato anche il colpo derivante dal rallentamento produttivo dell’Ilva, tra i grandi utilizzatori dell’infrastruttura.
Adesso ci sono le condizioni per un concreto rilancio del porto di Taranto. Tra l’altro è notizia recente che la Ylport Holding si è aggiudicata il premio Llooyd’s List Global Awards 2018. Questo premio internazionale riconosce l’azienda, l’autorità portuale o il terminal che ha mantenuto i più alti standard di efficienza operativa e dei servizi verso i clienti (si valutano in particolare i costi e l’efficienza operativa, la sicurezza, la formazione e la sostenibilità ambientale).
Non va dimenticato, infine, che al rilancio del molo polisettoriale è legata anche la rioccupazione del personale di Taranto container terminal. Perciò c’è da auspicare che questa Società, una delle maggiori al mondo nel settore, riesca a dare una prospettiva ai lavoratori attualmente fuori produzione.
Mino Borraccino
Assessore allo Sviluppo economico
Regione Puglia