“Il Ministero dell’Ambiente ha risposto alla interrogazione presentata con il collega Vianello (M5S) in merito all’annosa vicenda della discarica di Torre Caprarica di Grottaglie, in cui avevamo chiesto un intervento per fare chiarezza e avviare tutte le dovute verifiche normative sull’impianto. Ebbene, il Governo ha confermato che le autorizzazioni per gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti attengono alle singole Regioni ma, nel caso pugliese, l’Amministrazione, con specifica legge, ha delegato tali competenze alle Province e alle Città metropolitane, le quali possono infatti rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Quindi per chi ancora aveva dubbi circa i veri responsabili del proliferare di discariche a cielo aperto nella provincia di Taranto, ora sa per certo che le responsabilità sono da attribuire alla classe politica che ha governato e governa sia a livello regionale che provinciale, da Florido a Tamburrano, da Vendola ad Emiliano.” Questo il commento deciso del deputato Gianpaolo Cassese (M5S), firmatario della interrogazione e tra i protagonisti delle mobilitazioni di protesta portate avanti nel corso degli anni dai cittadini di Grottaglie per impedire che venissero autorizzati impianti di discarica fortemente impattanti e nocivi per l’ambiente e la salute.
“A colpi di autorizzazioni di impianti – le ultime a Grottaglie, Statte, Massafra – un intero territorio è stato trasformato in una vera e propria pattumiera, sommerso da più di 1 milione di tonnellate di rifiuti, nella totale indifferenza di chi governava verso istanze e alle dure proteste provenienti dal mondo ambientalista e dai cittadini” attacca Cassese.
“Da parte nostra, insieme al Ministero, sarà massimo l’impegno per mantenere alta l’attenzione, in attesa di conoscere la decisione del Tar di Lecce circa l’eventuale annullamento della deliberazione dirigenziale provinciale 45/2018 che ha autorizzato il sopralzo della discarica di Grottaglie, nonostante i vari pareri sfavorevoli, compreso quello dell’ARPA” conclude.