La comunicazione diffusa alla città da Melucci fa comprendere che le sue dimissioni erano un bluff e un “colpo da teatro” in quanto lo stesso manifesta di voler tornare anche con una maggioranza diversa da quella che lo ha eletto sindaco ovvero dichiara di voler rientrare a qualsiasi condizione. Melucci, infatti, per rimanere sindaco a prescindere, ricerca alleanze innaturali manifeste o, meglio ancora, appoggi esterni all’occorrenza determinanti per poter comunque proseguire senza dare troppo a vedere. Soluzioni che non hanno nulla di politico e che si reggerebbero su opportunità reciproche purché si mantenga tutti in ogni caso la poltrona. Per questo, Melucci prima di ritornare deve documentare alla città l’esistenza di una maggioranza che lo sostienga apertamente, attraverso l’apposizione di firme in calce a un documento che mostra la volontà di 17 consiglieri di essere al suo fianco. La città ha il diritto di sapere con trasparenza i nomi dei consiglieri che sono con o contro l’attuale amministrazione. Nessuno deve nascondersi dietro zone d’ombra o giustificazioni che comunque rappresentano in maniera evidente la volontà di non uscire allo scoperto. Ad ogni modo, venendo palesemente meno la determinazione di Melucci a dimettersi, l’unica iniziativa politica in piedi per interrompere la consiliatura è quella intrapresa da noi 13 consiglieri finalizzata allo scioglimento del consiglio. Chi tra i restanti consiglieri volesse aderire ha tempo fino al prossimo 22 novembre per dichiarare la propria volontà di mandare a casa Melucci recandosi presso lo studio notarile a firmare. Ci aspettiamo che i 17 consiglieri, che nel segreto dell’urna hanno bocciato Melucci alle elezioni provinciali, compiano un atto di coerenza a prescindere se si raggiunga o meno il quorum che consisterebbe di sciogliere il consiglio comunale. Chiunque si dichiara all’opposizione, o fuori dalla maggioranza, e non firma per lo scioglimento del consiglio favorisce Melucci; un comportamento incoerente che però di questi tempi passa sotto il nome della formula “per il bene della città!”. Città che però, purtroppo per loro, non è fatta di soli stolti come forse credono.
Giampaolo Vietri Capogruppo FI Comune di Taranto