Fondatrice di uno dei marchi storici della moda italiana, Elisabetta Franchi dà il nome ad un brand che ha fatto del made in Italy un vessillo: scopriamo quali sono le origini e le prospettive, oltre che le caratteristiche più importanti, di uno dei nomi più importanti nel panorama italiano e internazionale della moda.
Il marchio Elisabetta Franchi
Questo brand del made in Italy senza tempo deve gran parte della sua fortuna alla donna che ne porta il nome. Elisabetta Franchi, classe 1968 e bolognese di nascita, ha un trascorso di fashion designer presso l’Istituto Aldrovandi Rubbiani che le è valso, già nel 1996, la possibilità di aprire un primo atelier per le prime creazioni.
In poco più di dieci anni, questo marchio ha raggiunto vette elevatissime, fuoriuscendo dai confini nazionali per imporsi a livello mondiale come uno dei portabandiera del made in Italy: ciò soprattutto grazie alle sue collezioni che, nel rispetto della tradizione stilistica nostrana, hanno saputo reinterpretare i grandi classici con proposte coraggiose e contemporanee.
I primi passi di questa scalata cominciano nel 1998, con la creazione, in coppia con il collega e marito Sabato Cennamo, del gruppo Betty Blue e l’avvio della prima collezione, la Celyn B. Le prime risposte non tardano ad arrivare e i riscontri italiani e internazionali sono tali che già a partire dal 2002 la coppia ha aperto il primo negozio monomarca a Viareggio, seguito dalla boutique fiorentina e da quella bolognese.
La crescita internazionale è dovuta anche al grande successo in Russia, nazione che il marchio Elisabetta Franchi ha letteralmente conquistato grazie all’apertura di store a Kazan, Saratov e San Pietroburgo, oltre che a Mosca.
Con numeri sempre più crescenti, un attivo patrimoniale in forte incremento e una fantasia creativa che ha raggiunto risultati sempre più sorprendenti, il gruppo ha definitivamente modificato il proprio marchio con il nome di Elisabetta Franchi: passaggio sancito dalla presenza, nel 2013, alla settimana della moda milanese con il lancio della collezione primavera-estate e, successivamente, con l’apertura di uno store online internazionale.
Come si diceva, in appena dieci anni, il marchio ha raggiunto numeri impressionanti: oltre cento milioni di euro i ricavi nel 2017, con una distribuzione mondiale in oltre un migliaio di negozi multimarca e la presenza di almeno ottanta boutique monomarca, distribuite presso le capitali internazionali della moda, come Parigi, Milano, Madrid, Mosca, New York, Roma e molte altre.
Le collezioni del passato e la filosofia del gruppo
Alla base di un successo di queste dimensioni è senz’altro la fantasia creatrice di Elisabetta Franchi, che ha saputo interpretare con stile e capacità produttiva le esigenze stilistiche della donna contemporanea.
Si può dire che l’idea di base della stilista, che ha rappresentato la chiave del successo del suo brand, è rimasta sempre la stessa: cura dei dettagli, amore e profonda conoscenza dei tessuti e adattamento delle forme ad una realtà sempre più complessa e in rinnovamento.
Così, l’evoluzione della donna moderna è seguita passo passo dal brand italiano, che ha saputo reinterpretare la figura tradizionale dell’abbigliamento femminile, integrandolo con forme capaci di essere spese nei più diversi contesti: ordinari, lavorativi, domestici, impegnati. Il tutto, peraltro, senza mancare di fornire un faro rappresentativo anche per l’alta moda, con picchi creativi che hanno raggiunto le vette dello star system, come provato dal fatto che sempre più celebrità hanno deciso di affidarsi al marchio Elisabetta Franchi per sfilare nel loro mondo fatato: nomi come Angelina Jolie, Jessica Alba, Emily Blunt, Lady Gaga, Jennifer Lopez (per limitarci ad alcuni dei nomi più famosi) sono soltanto alcune delle star conquistate dalla capacità espressiva delle collezioni top Elisabetta Franchi.
Peraltro, tra le collezioni più recenti viene svelata anche la sensibilità animalista della stilista, che non ha negato al proprio marchio la possibilità di dedicare la giusta attenzione alle tematiche ambientali. Su questo fronte, già a partire dal 2012, con il lancio delle collezioni autunno-inverno della stagione successiva, il gruppo ha aderito al Fur Free Retail Program, rimuovendo definitivamente l’uso della pelliccia animale dalla realizzazione dei propri capi, ma anche con il bando alla piuma d’oca e alla lana d’angora. Ha certificato questo passaggio anche la stretta collaborazione con LAV, di cui Elisabetta Franchi è divenuta Socia Straordinaria nel 2015, a testimonianza del suo impegno eco-friendly .
Sulla stessa scia, peraltro, si pongono le politiche aziendali dedicate agli amici a quattro zampe, con l’apertura dei locali dell’impresa ai cani: un’intuizione che si spiega non solo per la passione di Elisabetta Franchi per gli animali, ma che risponde anche all’esigenza di assicurare ai collaboratori la creazione di un clima distensivo e familiare, scopo che va di pari passo con le prospettive di crescita sostenibile che costituiscono una delle filosofie di fondo dell’azienda.
Le prospettive del futuro
Al giorno d’oggi, il marchio si caratterizza per la presenza di un grande numero di linee di abbigliamento, dedicate alla donna nei più diversi contesti: lavoratrice, mamma, star. Il tutto senza dimenticare l’attenzione per gli accessori, come borse e scarpe che sempre più sono entrate negli obiettivi di crescita delle future collezioni, così da circondare a tutto tondo le clienti del fascino made in Italy senza tempo di Elisabetta Franchi.
Per la nuova stagione autunno inverno 2018-2019, infatti, il marchio ha lanciato una collezione che racchiude in centinaia di nuovissimi capi tutto l’amore per il classico e il vintage, declinato nella realizzazione contemporanea e arricchito da decorazioni che fanno del glamour e del lusso i veri protagonisti, collezione che può essere scoperta su uno degli outlet Elisabetta Franchi più convenienti. Ne sono espressione le nuove linee di cappotti, piumini e pellicce, che, come detto, sono completamente animal friendly e vengono realizzate con multimateriali moderni, inserti di vernice, blazer a spacchi, ma anche eco-pellicce lunghe o a vestaglia per la donna più elegante. Del pari, per le migliori occasioni informali, gli abiti corti rinnovano lo stile creativo degli anni Ottanta, riproponendo frange, rouches molto voluminose, paillette ricamate, oppure il New look anni Cinquanta dei tubini, delle gonne tailleur simmetriche, e così via. Infine, sul filone degli abiti lunghi, troviamo modelli multistrato voluminosi, o abiti da cerimonia più arditi, con volant e cinture in corda, oppure con corpetti ricamati a fiori o a motivi geometrici, che danno al complesso un fascino contemporaneo e classico al contempo.