Non tocca a noi svolgere un’analisi politica su quello che è accaduto lo scorso 31 ottobre, ma tocca a noi certamente lanciare un grido di allarme rispetto alle questioni che riguardano l’eventuale vacatio politica al Comune di Taranto.
Così il presidente dell’ANCE di Taranto, Paolo Campagna, rispetto alle dimissioni presentate lo scorso 1° novembre dal primo cittadino Rinaldo Melucci.
Il commissariamento rischia di essere un ulteriore intoppo rispetto alle questioni in piedi – dice Campagna – pensiamo in particolar modo alle attività che come ANCE stavamo svolgendo di concerto con l’Assessorato all’Urbanistica e a quello ai Lavori Pubblici , riguardo le questioni attinenti il recupero e la riqualificazione della città vecchia, del borgo e di alcuni quartieri periferici.
Avevamo posto in essere con l’Assessore Motolese uno studio sul patrimonio immobiliare esistente, e anche un taglio sicuramente più affine alle esigenze delle imprese locali rispetto alle gare d’appalto – dice ancora il presidente di ANCE – ma allo stallo che potrebbe verificarsi anche rispetto alle procedure per l’area ZES, o i tanto attesi PUMS e PUG, pensiamo si possa uscire con una nuova visione collegiale del bene per la città.
Rispettiamo l’autonomia del sindaco che nei prossimi giorni valuterà l’eventuale conferma o meno delle sue dimissioni, ma crediamo altresì che il futuro della città si possa incentrare solo su una nuova fase politica e programmatica dell’ente – afferma Campagna – che richiami tutti, maggioranza e opposizione, alle proprie responsabilità. Auspichiamo, pertanto, un accordo di alto profilo che non coinvolga solo l’attuale maggioranza di Governo, ma vari una nuova stagione di corresponsabilità e collegialità di tutti i componenti il consiglio comunale.