La disabilità non è una coraggiosa lotta o “il coraggio di affrontare le avversità”. La disabilità è un’arte. È un modo ingegnoso di vivere, diceva l’attore Neil Marcus.
Ed è con coraggio e ingegno che i 35 ragazzi con problematiche psichiche hanno partecipato a Salpiamo – progetto no profit di velaterapia – affrontando l’esperienza della vela, utilizzata come mezzo terapico e stimolante.
Salpiamo è un progetto destinato prevalentemente ad adulti di età compresa tra i 18 e i 40 anni del territorio tarantino provenienti dalle Strutture Riabilitative afferenti al DSM, che propone un’alternativa e un sostegno alle famiglie dei pazienti con problemi psichici; coinvolge cooperative e associazioni e non in ultimo si rivolge alla comunità e al territorio. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e informare, abbattere i pregiudizi che sussistono rispetto al tema della disagio mentale in genere.
Per fare in modo che il progetto si realizzasse, il team di Salpiamo – che ha visto capofila e ideatore Giovanni De Pasquale di Ionian Sea, appassionato professionista del mondo della vela e Istruttore FIV (Federazione Italiana Vela) – ha avviato una campagna di Crowdfunding su una importante piattaforma a livello nazione ed internazionale. Questa raccolta fondi è servita a garantire l’attività gratuita ai soggetti coinvolti, ai ragazzi e ai loro familiari, che hanno potuto vivere un’esperienza diversa dal comune, a contatto con la natura e i suoi elementi come il mare, il vento attraverso la barca a vela.
L’obiettivo era regalare a ciascun partecipante un sogno che avesse il sapore del benessere e della libertà, quella stessa libertà che il mare è capace di regalare in maniera incondizionata. L’esperienza unica della navigazione ha influito in positivo sia sul benessere psichico ed emotivo, che su tutte le abilità coinvolte oltre che sull’autodeterminazione dei partecipanti.
Il progetto, che ha previsto un corso di vela della durata di tre mesi (a partire dalla primavera di quest’anno) con 160 ore di navigazione, ha visto la presenza di istruttori e psicologi.
“Siamo felici di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati – commenta Giovanni De Pasquale – vale a dire, creare un nuovo modello di welfare che si fondi sul rispetto delle persone e del gruppo. Il successo di questa iniziativa ci ha portato a pensare alla costituzione di un’associazione che possa coinvolgere altre categorie sociali, ampliando la platea dei destinatari, magari in collaborazione con ulteriori enti e associazioni. Tra l’altro, Taranto è una città sul mare, perché dunque non usarlo come mezzo di inclusione sociale e per scopi terapeutici. Quello che è certo è che andremo avanti, abbiamo già messo a punto i progetti per il 2019.”
“Salpiamo rappresenta un progetto socialmente rilevante – osserva Simona Scarpati, assessore al Welfare e alle Politiche giovanili del Comune di Taranto – che come amministrazione abbiamo voluto fortemente sostenere. È inoltre rappresentativo di un modello virtuoso di integrazione tra pubblico e privato, in assoluta sinergia e rete, per realizzare nuove e diverse forme assistenziali ed inclusive alle persone affette da ritardi cognitivo-comportamentali”.
“Il progetto Salpiamo ha permesso agli utenti di essere integrati sia in ottica sociale che in ottica individuale al pari di qualunque cittadino – commenta la Dott.ssa Maria Nacci, direttore del Dip. Salute Mentale ASL di Taranto – ed annulla qualunque differenza. Ci auguriamo di ripeterlo e di ampliarlo sempre a più soggetti.”
La prima parte del progetto Salpiamo si è conclusa con la consegna degli attestati ai partecipanti.
L’evento è patrocinato dal Comune di Taranto, dalla ASL – Dipartimento di Salute Mentale di Taranto, Centro di Medicina dello Sport di Taranto.
Cooperative aderenti:
Progetto Popolare – Cooperativa Sociale Onlus, Spazi Nuovi, EPASSS – Ente Provinciale ACLI Servizi Sociali e Sanitari
Sponsor
V.S.G. Verifiche
Partner:
Nunnari Grafiche