Scriveremo al Prefetto Cafagna affinché dopo l’accordo di Protocollo sul rispetto della legalità e dei contratti negli appalti che riguardano i processi di ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, si possa procedere speditamente verso una nuova stagione di diritti e trasparenza anche in questo settore.
Così il presidente della Cassa Edile di Taranto, Antonio Marinaro, che proprio sulla stagione delle grandi opere in ambito industriale e infrastrutturale, torna con una nota stampa ponendo al centro dell’attenzione un dato tecnico.
Sono partiti i cantieri che riguardano gli interventi di ambientalizzazione del grande apparato siderurgico, ma sono in fase di progressiva evoluzione anche gli appalti che riguardo le infrastrutture materiali per il modello di sviluppo integrato della nostra provincia rispetto al manifatturiero industriale – dice Marinaro – eppure in Cassa Edile le ore lavorate hanno subito solo un lievissimo incremento. Nulla di apprezzabile rispetto alle aspettative nutrite al cospetto alla stagione delle grandi opere preconizzata per Taranto.
Per Marinaro, ancora troppo poche le imprese e i lavoratori tarantini coinvolti in questa fase.
Si tratta di una mancata occasione che si tramuta in una massa salari che non sarà spesa sul territorio – dice – e in una opportunità in meno rispetto alla crescita del sistema economico-produttivo territoriale. Crediamo, pertanto, sia opportuno un focus di ulteriore discussione al cospetto del massimo rappresentante dello Stato in città. Ci aspettiamo correttivi e misure idonee anche rispetto all’art. 9 dell’atto costitutivo del CIS che pure al modello di compartecipazione con le imprese e le maestranze locali ha sempre fatto riferimento.
Taranto, 5 ottobre 2018