A margine dell’incontro di sabato mattina in confindustria per approfondire le problematiche dell’indotto Ilva, il Sindaco di Taranto ha fatto il punto sull’agenda delle prossime iniziative da intraprendere nei confronti della presenza siderurgica.
“Con l’insediamento formale di ArcelorMittal – fa sapere il sindaco Melucci – si apre una nuova fase delle relazioni tra grande industria e comunità ionica. Abbiamo già avuto modo di sottolineare che l’atteggiamento prudente e rispettoso sin qui mostrato dagli investitori ci conforta, rispetto alla possibilità che le questioni ambientali, sanitarie e dell’indotto non finiscano nel dimenticatoio.
L’Amministrazione comunale sul tema non farà mancare un presidio attento e rigoroso.
In proposito, il tema di una intesa locale di ampio raggio, che coinvolga i tanti legittimi portatori di interesse e possa costituire il presupposto di un serio negoziato su tutti i contenziosi giudiziari oggi in piedi, non ultimo il ricorso al TAR del Comune di Taranto avverso alcuni degli aspetti del Dpcm del 29 settembre 2017 che molti autorevoli interlocutori hanno definito ancora insoddisfacente, anche al netto dell’addendum accolto dall’attuale Governo, è sempre vivo ed imprescindibile.
Chiusa la difficile vertenza sindacale, responsabilmente tutti gli attori di buona volontà, una volta emarginate le posizioni demagogiche e populiste, possono giocare ancora un ruolo chiave nei confronti dell’obiettivo della progressiva introduzione di tecnologie produttive low carbon, secondo criteri di sostenibilità e realizzabilità sia per i cittadini che per l’azienda.
Ci attende un periodo intenso, ma la rinascita di Taranto è iniziata. Non abbiamo più bisogno di scontri e mistificazioni, ora lasciamo spazio al confronto e alla ricerca. È da questo punto di vista che ci aspettiamo un convinto sforzo del Governo, non una nuova legge speciale, ma risorse e semplificazioni vere per le nostre categorie produttive e la sanità tarantina.
Siamo pronti a scommettere anche su di un supporto finalmente pieno della Regione Puglia, che attraverso il prender forma del Piano Strategico di Taranto avrà l’occasione di incidere sul nostro futuro, nella direzione già tracciata dal Comune e dall’Area Vasta tarantina.
E in questo scenario è del tutto apprezzabile e legittima la rivendicazione di tutta la politica ionica, anche delle forze di minoranza, di partecipare attivamente ad una grande stagione di pacificazione e costruzione. Sono in gioco le sorti delle prossime generazioni di tarantini e dell’immagine stessa di Taranto; su questi grandi obiettivi, se si lasciano da parte calcoli e rancori dimostrando davvero di voler voltare pagina, l’Amministrazione comunale garantirà valore al contributo di ognuno”.