“In un mese il Presidente/Assessore alla Sanità Emiliano è passato dal “non cambierà niente” al “chiudiamo i punti di primo intervento”. Una scelta che sarebbe giustificata dalla carenza dei medici del 118. Ci chiediamo a questo punto che fine faranno, dal primo di ottobre, i medici che fino ad oggi hanno prestato servizio in questi presidi sanitari”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante in seguito alla delibera della ASL di Taranto con cui si dispone sia la cessazione temporanea del servizio dei PPI di Mottola e Ginosa a partire dal primo ottobre che la riorganizzazione degli equipaggi del 118 a causa della carenza di medici.
“La chiusura dei PPI – continua il pentastellato – è ancora più grave se si pensa che Ginosa e Mottola dovrebbero rientrare nelle deroghe della delibera di Giunta 583 del 2018 che prevede la riconversione dei Punti di Primo Intervento in doppia postazione del 118 medicalizzata, in quanto fanno parte di quei Comuni situati ad una distanza maggiore da quella prevista dalle linee guida per raggiungere l’HUB, cioè l’ospedale di secondo livello più vicino. Il Presidente Emiliano – prosegue – aveva parlato di riconversione del PPI in postazione automedica e addirittura aveva assicurato ai Sindaci un rafforzamento delle postazioni di cui ora viene disposta la chiusura. Non si può continuare a prendere in giro i pugliesi parlando di ospedali che non chiudono e sanità che funziona, quando è evidente il disastro in tutti i territori. Invece di potenziare l’offerta, si continua a impoverirla a causa di una mancata programmazione. Come è possibile che ci si accorga solo oggi della carenza dei sanitari del 118? Auspichiamo che entro il primo ottobre – conclude Galante – venga trovata una soluzione alternativa, garantendo la continuità di servizio dei medici già presenti sul territorio”.