“Giochiamo insieme contro il razzismo”. E’ il titolo dato all’iniziativa dello Svegliarci di Palagiano, ente gestore, a livello locale, del progetto ministeriale Sprar Koinè, che garantisce l’accoglienza per i richiedenti e i beneficiari di protezione internazionale e per i titolari del permesso umanitario.
Si terrà da domani, giovedì 20 a sabato 22 settembre, presso Casa Betania, in contrada Marinara, 2° stradella a destra. Un campo antirazzista, i cui partecipanti potranno conoscersi e confrontarsi attraverso la pratica dello sport, giocando a tennis da tavolo, pallacanestro, pallavolo, calcio, ma anche sedendo alla stessa tavola per assaporare cibi nostrani e pietanze della loro terra lontana, che sanno di casa, preparate al momento.
“Nasciamo in parti diverse del mondo, con diversa pigmentazione della pelle. Abbiamo diverse culture e religioni – spiega Angela Surico, presidente Svegliarci Palagiano -, ma quello che ci unisce è l’uguale valore di essere umani. Questa tre giorni vuole essere l’affermazione di questo valore e vuole favorire la sperimentazione di una convivenza tra culture diverse; una convivenza che va realizzata e vissuta più che teorizzata”.
Sarà l’occasione per condividere un percorso di conoscenza e fraternità, oltre che di incontro tra le varie culture e nazionalità; un’occasione per ribadire il no ad ogni forma di contrasto e pregiudizio, ad ogni forma di odio, indifferenza e violenza. Tutte le attività saranno supportate dagli operatori e dai mediatori stranieri.
Nella mattinata di venerdì 21, alle ore 11, nell’ambito del campo antirazzista si terrà un incontro interreligioso. Vi prenderanno parte: Dario Monaco, pastore della Chiesa Battista di Mottola; Bruno Gabrielli, pastore della Chiesa Valdese di Taranto; Alessandro Pagliara Mohamed Ali, presidente della Comunità Islamica di Puglia; don Lorenzo Cangiulli, arciprete della parrocchia “Maria Santissima Annunziata” di Palagiano.
Un’iniziativa, questa del campo antirazzista, che fa seguito alla partecipazione dello Svegliarci Palagiano ai “Mondiali antirazzista in tour al sud”, tenutisi qualche settimana fa a Rotondella Lido, in Basilicata. In quell’occasione, sette ragazzi dello Svegliarci non sono scesi in campo per il torneo di calcio a 5 con la loro squadra distinta, ma confondendosi con gli altri. E’ stata una lotta alla violenza dentro e fuori il campo. E’ stata una festa dell’inclusione, della condivisione, dell’antisessismo, della riflessione con dibattiti e attività collaterali e dell’antirazzismo. Un momento di aggregazione nel segno dello sport, in cui i partecipanti hanno dimostrato che insieme, abbattendo le barriere sociali e, soprattutto quelle culturali, è possibile debellare ogni forma di discriminazione razziale e in questo lo sport è maestro di vita.