L’obiettivo per Taranto rimane lo stesso: la chiusura delle fonti inquinanti e la riconversione economica. L’avvio di questo processo è stato solo rallentato e complicato a causa del “delitto perfetto” del precedente Governo PD che aveva messo in piedi una gara che, per quanto illegittima, non si poteva annullare e che in ogni caso il 15 avrebbe fatto passare la proprietà di ILVA ad Arcelor. E questo fa rabbia, tanta rabbia.
In questo quadro tutto ciò che poteva fare il ministro Di Maio e che ha fatto con grande senso di responsabilità è stato lottare con i sindacati e con gli acquirenti per ottenere il risultato migliore, in condizioni peggiori, in termini di occupazione e di tutele ambientali che, seppur non ancora sufficienti a salvare Taranto, sono certamente maggiori rispetto a quelle assolutamente blande, richieste dal PD. Siamo stati chiamati a lavorare giorno e notte per limitare al massimo i danni creati da un partito velenoso che per fortuna non potrà più nuocere al nostro Paese. Arcelor ringrazi dunque il Partito Democratico e Calenda per questo regalo ma gli suggeriamo di non “rilassarsi” troppo perché da oggi avranno il fiato sul collo del Governo e del M5S in Puglia perché rispettino, da subito, tutti gli impegni presi.
Oggi è il giorno zero: finalmente il governo M5S ha le mani libere per invertire la rotta nella direzione della riconversione economica e della chiusura delle fonti inquinanti. Noi del M5S Puglia aiuteremo, vigileremo e all’occorrenza, incalzeremo il Governo perché tali processi si realizzino nel minor tempo possibile e siamo lieti che il ministro Di Maio non abbia perso tempo annunciando già da subito una legge speciale per Taranto.