Questa mattina con una PEC inviata al Commissario Straordinario della ASL Taranto, Avv. Stefano Rossi, e per conoscenza al Presidente Emiliano nella sua veste di Assessore, ho esercitato il mio diritto, in qualità di Consigliere regionale nell’esercizio delle mie funzioni istituzionali, di accesso alla documentazione amministrativa relativa al percorso di stabilizzazione avanzato per il personale precario avente i requisiti ex Decreto Madia.
Nella nota prot. n. 0146033 del 22/08/2018 del Commissario straordinario ASL Taranto avente come oggetto “Percorso di stabilizzazione ex Decreto Madia”, resa in risposta ad una mia segnalazione circa i ritardi delle ASL della Puglia, tra cui quelli della ASL Taranto, nell’avvio e completamento delle procedure di stabilizzazione del personale precario, veniva evidenziato come proprio la ASL Taranto avesse fino ad oggi avviato e concluso il percorso di stabilizzazione per n. 86 precari a fronte delle 216 unità avente i requisiti del Decreto Madia.
Da nessun atto amministrativo pubblicato sull’albo pretorio è stato possibile rilevare l’avvio delle procedure di Stabilizzazione da parte della ASL Taranto, nonostante vi siano state “presunte” assunzione qualificate come “stabilizzazioni”.
Per queste motivazioni ho avanzato formale richiesta di accesso agli atti, alla luce del principio di leale cooperazione istituzionale, al fine di ricevere tutte le informazioni e i documenti richiesti ai sensi e per gli effetti ex art. 22 comma 5) L. 241/90, relativamente all’avvio e conclusione delle procedure di stabilizzazione per n. 86 precari e ai criteri adottati per la “scelta” del personale da stabilizzare.
Tale richiesta è stata formulata anche al fine di garantire il rispetto del principio di trasparenza e d’imparzialità della Pubblica Amministrazione.
Mino Borraccino