A Laterza il prossimo sarà un weekend rinascimentale: l’associazione di volontariato ASRS Maiolica (Studio e Ricerca Storica sulle Maioliche in terra d’Otranto) animerà per due serate la cittadina jonica con una manifestazione “dedicata” alle gesta del II Marchese di Laterza, Don Giovanni Battista D’Azzia I e alla “Beffa del 1597”.
In quel lontano periodo la Terra di Laterza era dominata dalla famiglia d’Azzia, Marchesi di Laterza, conti di Noja e Grandi di Spagna, della quale Don Giovanni Battista D’Azzia I, II Marchese di Laterza, illustre poeta e uomo di lettere che nel 1534 si sposò con Giulia di Capua, fu insigne esponente.
Tutto è nato dallo studio di un piatto in maiolica istoriato, risalente alla prima metà del Seicento, raffigurante una scena di caccia al cinghiale con falconiere i cui protagonisti, dopo una attenta analisi dell’associazione ASRS Maiolica, sono stati riconosciuti nel II Marchese di Laterza e nei suoi nobili amici.
Don Giovanni Battista D’Azzia I, infatti, era solito invitare i nobili dei paesi limitrofi alle sue battute di caccia al cinghiale che, come era usanza di quel tempo, si concludevano a Palazzo Marchesale con grandi banchetti conviviali accompagnati da intrattenimenti di musici e giocolieri, festeggiamenti che coinvolgevano il popolo del feudo di Laterza.
Da qui l’idea di organizzare una spettacolare rievocazione storica, ambientata tra il XVI e il XVII secolo, della “Caccia al Cinghiale con falconiere” che, giunta alla quarta edizione, si terrà a Laterza con l’organizzazione dell’associazione di volontariato ASRS Maiolica.
La serata di sabato 25 luglio inizierà con il corteo storico composto da destrieri e trecento figuranti in costumi d’epoca: falconieri, cavalieri, balestrieri, arcieri, lancieri, guardie, fanti, tamburini e trombettieri; il corteo partirà alle ore 20.45 circa dal piazzale della Chiesa Spirito Santo su viale Europa, per poi, dopo aver percorso via Cadorna, via Roma e Piazza Vittorio Emanuele, giungere in piazza Plebiscito.
Oltre al corteo storico, nella serata di sabato sono previsti diversi spettacoli di grandissimo interesse: in piazza Vittorio Emanuele ci saranno gli sbandieratori di Oria e, nell’attigua Rotonda, l’esibizione di falconeria con volatili rapaci e quella di danza aerea su tessuto e trapezio; in piazza Plebiscito ci saranno invece le esibizioni di odalische, incantatori di serpenti, mangiafuoco, fachiro e, infine, la dimostrazione di spari con fucili d’epoca a tromba dei “fucilieri” di Cava dei Tirreni. Verso mezzanotte a Palazzo Marchesale ci sarà il gran finale con l’incendio del castello e lo spettacolo pirotecnico.
La serata di domenica 26 luglio sarà invece dedicata alla insurrezione popolare nota come la “Beffa del 1597”: nel settembre di quell’anno a Laterza giunse il commissario baronale con soldati di scorta che, arrestato il bandito Marco Perrone, esigette le rendite gravanti sull’Università indebitata; i cittadini laertini, stremati da esose tasse e gabelle, liberarono il bandito e rinchiusero nelle carceri baronali il commissario e i soldati di scorta!
Le manifestazione si terrà in piazza Plebiscito e inizierà (ore 20.30) con il seminario “Arte Cultura e Storia nel ‘500 in Terra D’Otranto” che prevede gli interventi del Presidente ASRS Maiolica Felice De Vietro, del Sindaco di Laterza Gianfranco Lopane, e di insigni studiosi; a seguire sono previste la proiezione del cortometraggio “La Beffa 1597” (ore 21.30) e la rappresentazione storica de “La Beffa 1597” con figuranti in costumi d’epoca. Alle ore 23.30, presso la Fontana Vetere del rione Conche, uno spettacolo pirotecnico concluderà la manifestazione.
Durante le due serate l’associazione ASRS Maiolica ha organizzato anche una serie di iniziative che animeranno l’antico borgo “la Mesola” di Laterza: a partire dalle ore 19.00 ci sarà una esposizione di ceramiche laertine con la rappresentazione di “momenti di vita vissuta” nelle antiche fornaci laertine: lavorazione dell’argilla, produzione e decorazione di manufatti in ceramica.
Nella corte del Palazzo Marchesale sarà la allestita una pasticceria con degustazione di “dolci barocchi”, mentre nel Quartiere La Mesola nelle due serate sarà organizzato un mercatino di artigianato locale (maioliche, ferro battuto, maniscalchi, guarnimenti) e saranno allestiti stand con la degustazione di prodotti enogastronomici locali: orecchiette al ragù di cinghiale, salsicce e porchetta di cinghiale, panini con mortadella di cinghiale, pettolata farcita con mortadella di cinghiale, nonché prodotti del casaro (mozzarelle, ricotta, formaggi caprini e ovini), produzioni ortofrutticole e, dulcis in fundo, i tipici prodotti da forno laertini: pane, focacce, friselle e tarallini.