La Cisl territoriale esprime la propria solidarietà nei riguardi dell’Arcivescovo Filippo Santoro, fatto segno di critiche inqualificabili ed ingiustificabili dopo aver dichiarato qualche giorno addietro, su invito della Conferenza Episcopale Italiana, la disponibilità anche della Chiesa di Taranto ad accogliere alcuni migranti sbarcati in territorio italiano con nave Diciotti.
Migranti, costituiti da uomini, donne, minori anche non accompagnati, in questi giorni provvisoriamente alloggiati presso una struttura ecclesiale a Rocca di Papa ed in attesa di essere inviati a piccoli gruppi in varie diocesi italiane che si faranno carico della loro integrazione culturale e sociale.
Quanto alle suddette critiche, lanciate attraverso i social, se da un canto esse ci rafforzano nella convinzione che neppure lontanamente abbiano scalfito la profonda carità che tutti riconoscono in S.E. Mons. Santoro, nelle stesse operatrici e operatori impegnati nelle strutture di accoglienza della Chiesa diocesana e nel territorio ionico più in generale, dall’altro ripropongono un tema oggetto da tempo di valutazione critica, ovvero la gestione probabilmente poco avveduta di questo genere di piattaforme comunicative, col risultato che si consente di dare sfogo o, ancor peggio, si orienta a dare sfogo ad istinti inconfessabili, mistificati addirittura come argomenti di carattere sociale.
Il valore dell’accoglienza è nel Dna della stragrande maggioranza del popolo italiano, dei meridionali in modo particolare e non sarà certo la cultura dell’odio alimentata da pochi individui a scalfire la credibilità della comunità tarantina storicamente ispirata alla solidarietà e all’accoglienza sull’esempio della Chiesa locale e, negli ultimi anni, virtuosamente sostenuta dall’azione pastorale e magisteriale di S.E. Mons. Filippo Santoro.
Antonio Castellucci