Il dibattito che si sta sviluppando intorno ai valori di inquinati riscontrati nel Mar Piccolo, rilevati dalle istituzioni preposte attraverso le analisi a cui vengono sottoposte periodicamente i campi di coltivazione dei mitili, mette al centro dell’attenzione il giusto rapporto tra il cittadino e le istituzioni. Il WWF Taranto è da sempre al fianco di chi vuole affermare la legalità in città e quindi apprezza gli sforzi dell’amministrazione per tutelare l’immagine di Taranto, e ne riconosce l’impegno che, tra mille difficoltà, mette in campo per la sua azione politica. Le polemiche sollevate dall’Associazione Peacelink rischiano di spostare l’attenzione da quello che è l’obiettivo comune, il rispetto del territorio e la tutela dell’ambiente. Obiettivo che non può vedere divisi associazioni ed amministrazione. Sono certo che se peacelink avesse cercato il dialogo, avrebbe ottenuto risultati ottimali per l’intera collettività. Dobbiamo ricercare lo spirito di squadra per gli obiettivi comuni. Per provare ad affermare un idea comunitaria della cosa pubblica che spinga tutti verso una reale collaborazione tra le parti è necessario riprendere quel dialogo interrotto che è stato portatore di benefici per la città. La principale necessità di Taranto è il colloquio e la comprensione anche avendo idee differenti sulla realtà dei fatti.
È necessario che si trovi una strada comune che riproponga il dialogo e che spieghi le intenzioni e le azioni intraprese affinché si possa essere tutti dalla stessa parte: il bene della città di Taranto.