Abbiamo atteso qualche giorno per rispetto verso le vittime della tragedia di Genova.
Troviamo purtroppo delle inquietanti similitudini fra la tragedia di Genova e quella di Taranto.
Immaginate se un’associazione a Genova avesse incaricato un ingegnere specializzato per scrivere una perizia sul pericolo di crollo del ponte Morandi.
Immaginate che quell’associazione avesse consegnato alla magistratura la perizia scrivendo un esposto rilevante ai fini penali.
Immaginate che la magistratura avesse incaricato un pool di esperti per verificare la fondatezza dell’esposto, giungendo al sequestro preventivo del ponte vietandone la facoltà d’uso per tutelare la pubblica incolumità.
Immaginate che il governo con una apposita legge avesse – per “motivi strategici” – bloccato la magistratura, ripristinando la facoltà d’uso del ponte con una legge “salva-Ponte”.
Immaginate che venga anche garantita l’immunità penale del gestore del ponte in caso di crollo.
Immaginate che il ponte sia venduto a una multinazionale senza valutare preventivamente il rischio di crollo ma con la garanzia dell’immunità penale in caso di disastro.
Intelligenti pauca.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink