“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Ci permettiamo di richiamare questa celeberrima frase latina per dire che a distanza di due anni, la Direzione Generale dell’Asl di Taranto interviene nuovamente con rimodulazioni organizzative effimere che altro non sono che soppressioni definitive di importanti servizi assistenziali per i cittadini. E’ stata infatti comunicata dalla ASL di Taranto la chiusura “temporanea estiva” del PPI di Mottola che tradotta, di fatto, significa “chiusura definitiva”. Questa stessa cosa accadde nell’estate del 2016 in occasione delle chiusure, si diceva, “temporanee” dei Pronto Soccorso del “Moscati” di Taranto e del “San Marco” di Grottaglie, poi mai più riaperti. Sono passati due anni, durante i quali abbiamo lottato con tutte le forze, abbiamo aderito a manifestazioni, a petizioni popolari, organizzate da comitati spontanei, con le quali si è raccolto in pochi giorni oltre 7500 firme di cittadini che hanno convintamente firmato per chiedere la riapertura dei Pronto Soccorso chiusi in provincia di Taranto. Tutto ciò però senza alcuna risposta, mentre si continuano a “vivere” i disagi per la chiusura dei due P.S., che di conseguenza provocano un disumano sovraffollamento del P.S. del S.S. Annunziata di Taranto, sottoposto ad un immane lavoro quotidiano per garantire assistenza sanitaria ad un bacino di utenza di circa 330 mila abitanti. Ora arriva questa ulteriore tegola per la provincia jonica: la chiusura temporanea prevista nei prossimi giorni, dal 17 al 31 agosto, del Punto di Primo Intervento dell’ospedale di Mottola. Sarebbe stato più lineare e trasparente dire che il Punto di Primo Intervento di Mottola chiude secondo il Piano di riordino ospedaliero, cosa che era prevista già il mese scorso ma che,grazie allo spirito di abnegazione dei medici, del personale infermieristico, non è avvenuta. Adesso invece si approfitta del periodo delle ferie, quando il personale é stremato e giustamente chiede di diritto di usufruire delle ferie, per chiudere il reparto: una cosa davvero disgustosa! Tra le altre cose, come se il principio universalmente riconosciuto del diritto alle cure ….potesse andare in ferie! Intuiamo molto bene che se avverrà la chiusura temporanea, il Punto di Primo Intervento di Mottola di fatto non riaprirà più. Chiediamo, pertanto, non soltanto al Direttore Generale, Stefano Rossi, ma anche al Responsabile del 118, dottor Balzanelli, e soprattutto al presidente Michele Emiliano di rivedere questa assurda decisione che metterà in crisi ulteriormente l’assistenza sanitaria pugliese, creando disagi anche alle postazioni di Latenza, Ginosa Marina, Palagiano, Massafra: un intero territorio che viene penalizzato, in un periodo di forte caldo, di alta stagione, con flussi turistici da contenere, cui occorre garantire assistenza medica.
Mino Borraccino