Ci fa piacere che i temi della formazione, della lavoro di qualità, dell’innovazione, siano stati finalmente presi in considerazione dall’amministrazione civica di Martina Franca e dalla locale sezione di Confindustria. Temi che innescano con il più generale ragionamento sul futuro del tessile e abbigliamento di Martina e che nel processo per l’accreditamento per l’Istituto di Tecnico di Alta Formazione per la Moda devono puntare proprio su un percorso di qualità a tutto tondo.
Così il segretario della CGIL di Taranto, Giovanni D’Arcangelo e Giordano Fumarola, segretario territoriale della FILCTEM.
E’ una scelta quella che oggi si persegue che può dare esiti positivi – dicono – a patto però che il percorso sia incentrato su un progetto di sviluppo sostenibile capace di dare nuova linfa all’economia del tessile, ma anche alle tante maestranze del settore.
Il commento di D’Arcangelo e Fumarola, arriva a pochi giorni dall’ufficializzazione della proposta che tende a creare proprio nel comune della valle d’Itria un centro di specializzazione, post diploma, collegato a un segmento produttivo che da sempre a Martina si è radicato sviluppando però anche tanta occupazione con contratti e modalità poco chiare.
La sfida va vinta invece puntando non solo su un brand professionale di qualità – spiegano – ma anche sulla capacità del settore di mantenere alta la bandiera etica e legale. Siamo interessati e vorremmo saperne di più – dicono ancora i due rappresentanti sindacali – consapevoli anche dell’opportuna che attorno all’ITS si potrebbe sviluppare attraverso un maggiore rapporto tra imprese e mondo del lavoro e della formazione. Un rapporto che ha bisogno di regole chiare e non di una nuova stagione di braccia e cervelli reclutati a basso costo.
Le parti sociali siano il barometro di questo impegno – concludono Fumarola e D’Arcangelo – e forse saremo in grado di parlare di sviluppo vero.
Taranto, 2 agosto 2018