Sulla TAP Governo nazionale in confusione totale. Il Movimento 5 Stelle faccia chiarezza sulle sue reali intenzioni e mantenga le promesse fatte in campagna elettorale.
Sulla realizzazione del progetto TAP il Governo statale “giallo-verde” sembra essere andato in confusione totale e per questo è giunto il momento che faccia con la massima urgenza definitiva chiarezza sulle sue effettive intenzioni.
Se da un lato, infatti, il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, nei giorni scorsi ha pubblicamente dichiarato in una trasmissione televisiva che sul gasdotto della Trans Adriatic Pipeline esiste una ‘questione ambientale’ e che i tecnici del suo dicastero stanno compiendo le dovute verifiche per accertare se la valutazione di impatto ambientale sia stata adeguata e se tutte le autorizzazioni siano state correttamente rilasciate, d’altro canto il Ministro degli Esteri dello stesso governo, Enzo Moavero Milanesi, in queste ore, dalla sua visita ufficiale in Azerbaijan, ha assicurato che il progetto sarà completato e che l’Italia rispetterà gli impegni assunti con i parteners internazionali.
Dinnanzi a questa confusione è innanzitutto il Movimento 5 Stelle a dover dimostrare la sua coerenza mantenendo fede alle promesse fatte in campagna elettorale. Ma da quel fronte, fino a questo momento, solo silenzio o risposte imbarazzate e, a tratti, imbarazzanti.
Noi di Sinistra Italiana/Liberi e Uguali, al contrario, stiamo con coerenza da tempo denunciando, anche con apposite interrogazioni presentate alla Camera dall’on. Rossella Muroni, i nostri grossissimi dubbi su tutta la procedura adottata, ad iniziare dal decreto di compatibilità ambientale rilasciato sulla base di presupposti completamente erronei visto che è stata del tutto ignorata la presenza estesa, sulla zona di approdo del gasdotto in località San Foca a Melendugno, di posidonia e vegetazione marina di fondamentale importanza per la tutela di tutto l’ecosistema, per non parlare delle numerose e palesi violazioni delle prescrizioni contenute nello stesso decreto di compatibilità ambientale (con riferimento, per esempio, alla estrazione degli ulivi o alla necessità di realizzare opere per impedire qualunque tipo di infiltrazione nel sottosuolo).
Dinnanzi a tutti questi dubbi riteniamo indispensabile che il governo sospenda cautelativamente la realizzazione di questo progetto, almeno fino a quando non si conosceranno con precisione le effettive ricadute ambientali sul territorio interessato dall’opera.
Ricadute che non potranno che essere estremamente negative dal momento che questo gasdotto andrà ad approdare in una delle spiagge più belle di tutta la Puglia, pregiudicando in modo probabilmente irreversibile lo sviluppo turistico di tutta la zona.
Per questo, come Sinistra Italiana/Liberi e Uguali continueremo la nostra battaglia al fianco dei movimenti, delle associazioni e degli enti locali che si stanno opponendo con forza a quest’opera inutile e dannosa. Noi non cambiamo idea! Gli altri? Vedremo…
Mino Borraccino