L’ippodromo Paolo VI di Taranto rischia la chiusura. La struttura, fiore all’occhiello del settore , nata nel 1974 grazie all’intuizione dell’indimenticato imprenditore tarantino Donato Carelli, è al tracollo dopo la bocciatura da parte della Corte dei Conti del decreto sulla classificazione degli ippodromi italiani. L’organo contabile ha cassato la parte relativa alle convenzioni ed è ora auspicabile che, quanto prima ,si giunga ad una svolta con la firma , da parte dei Ministeri delle Politiche agricole e delle Finanze della sovvenzione che consentirebbe di erogare cifre pari al 75 per cento dell’importo totale del fisso previsto dalle stesse convenzioni. Dagli uffici ministeriali avrebbero già fatto sapere che, nel momento del parere positivo della Corte dei Conti, i pagamenti sarebbero effettuati nel giro di 48 ore. Ed è in quest’ottica il mio appello ai parlamentari locali affinché continuino a seguire la vicenda al fine di sbloccare la situazione nel più breve tempo possibile. Al contempo, rivolgo un invito alle realtà del territorio affinché tornino a considerare la struttura quale parte integrante della città e dell’hinterland provinciale e regionale ben degna di ospitare eventi di rilievo come hanno dimostrato negli anni il Gran Premio Due Mari- Trofeo Donato Carelli e il Gran Premio Regione Puglia in programma, rispettivamente il 29 luglio ed il 5 agosto prossimi. Il nostro ippodromo ha strutture e competenze di livello tali da consentirgli di ospitare convegni ed altre manifestazioni di rilievo.Taran to non può permettersi di perdere un’altra realtà che dà lavoro a tante famiglie e che al contempo, Le conferisce lustro e prestigio.
Taranto, 18 luglio 2018