L’eccellenza viaggia di bottiglia in bottiglia: non un gioco di parole ma una realtà in fase di crescente consolidamento per Varvaglione 1921, la storica azienda vitivinicola di Leporano guidata da Cosimo Varvaglione e Maria Teresa Basile con i figli Marzia, Angelo e Francesca forti della tradizione di ben quattro generazioni, che figura al 78mo posto nella classifica delle migliori 104 aziende italiane del settore stilata dal Corriere della Sera e pubblicata nell’inserto Economia di lunedì scorso.
La classifica si base principalmente sui risultati di bilancio dell’ultimo esercizio delle aziende, ma a concorrere ai criteri di selezione sono stati anche altri skill, quali l’export, l’incremento del giro di affari in Italia e oltreconfine, il numero delle bottiglie di vino vendute.
A fronte di un onorabilissimo 78mo posto, infatti, Varvaglione 1921 svetta in cima alla classifica delle prime 10 aziende che hanno registrato un incremento del fatturato estero superiore al 17%, riportando uno stupefacente 61% di incremento e staccando di parecchi punti percentuali le restanti nove, alcune delle quali molto accreditate nel panorama nazionale.
Il prestigioso piazzamento fa seguito, per la cantina di Leporano, ad altri due notevoli traguardi il primo raggiunto di recente in occasione della 26ma edizione del Concours Mondial de Bruxelles, in cui l’azienda si è aggiudicata ben 14 medaglie tra oro e argento e soprattutto ha ricevuto, per il suo Papale Linea Oro Primitivo di Manduria DOP , la Gran Medaglia d’Oro come Vino Rivelazione 2018 per l’Italia.
Il secondo essere annoverati da Milano Finanza tra le 50 migliori PMI di Puglia.
La Puglia dei vini è in crescita: nel comparto brillano realtà di eccellenza meritevoli e oramai consolidate nel panorama nazionale e internazionale, ma in costante e progressiva ascesa – come nel caso di Varvaglione 1921- anche e soprattutto in virtù dell’applicazione nelle scelte aziendali, di due generazioni, di un mix vincente che mette assieme tradizione e innovazione.
Taranto, 18 luglio 2018