Dopo anni di lotta quasi isolata di poche associazioni nate spontaneamente, che non dovremmo mai smettere di ringraziare, da qualche anno il tema dei “voli passeggerei di linea” ha interessato molte realtà, coinvolgendo segmenti sempre più ampi della società jonica, dalla cultura ai partiti, dai sindacati alle scuole, dalle istituzioni ai movimenti.
Si parla di aeroporto, evidentemente va di moda, si discute di tutto ma, bisogna constatarlo, non si decide mai la cosa essenziale, ovvero quando e come far partire i voli passeggeri di linea, da e per l’aeroporto di Grottaglie.
Eppure serve poco ad Aeroporti di Puglia, la società pubblica che ha la gestione degli aeroporti pugliesi! Basta infatti un semplice input per attivarsi , smuovere le risorse regionali necessarie, che sappiamo esserci, e cercare vettori internazionali con voglia di investire nella nostra regione, attualmente interessata dai maggiori tassi di crescita per i flussi turistici in Europa. Insomma ci sarebbe tutta la convenienza economica per i nuovi operatori ad utilizzare lo scalo tarantino.
Assistiamo invece da mesi a balletti politici utili per chi li organizza ma molto meno per i cittadini della provincia jonica.
-Spazioporto, parola suggestiva, sembra cosa fatta, almeno dalle trionfanti conferenze stampa ma sappiamo che così non è. Un progetto che personalmente non critico, anzi, ma che non può essere sostitutivo dei voli di linea passeggeri.
Del resto non si è mai visto un aeroporto che ospita “voli di nicchia” e non quelli che normalmente usa la moltitudine della gente comune.
Va bene l’élite ma non a scapito delle giuste aspettative pubbliche civili che interessano la moltitudine.
-Aeroporto della Lucania: rispetto, ma non condivido l’idea del movimento per il passaggio della nostra provincia in Basilicata, inserendo come elemento cardine l’idea di fare dell’”Arlotta” l’aeroporto della nuova regione.
Non si può ipotizzare il passaggio in un’ altra regione, con tradizioni e culture differenti, per perseguire l’idea dell’utilizzo per i voli passeggeri del nostro aeroporto che ribadisco, è il caso di dire, bisogna far decollare qui in Puglia.
-TestBed: opportunità industriale che cresce lentamente, sebbene costantemente. Nonostante gli annunci fantasmagorici che ne dipingono una cosa ancora lontana a divenire realtà, è fatta maldestramente percepire all’opinione pubblica come una soluzione alternativa ai voli di linea, che invece sappiamo bene che così non è.
-Istituzioni superficiali: infine ma non da ultimo, siamo costretti a dover ascoltare e leggere di assessori regionali e deputati joinici che testualmente affermano “se verranno compagnie aeree saremo felici di farli volare” oppure che “se a Taranto scoppierà il turismo allora apriremo l’aeroporto ai voli civili”, sapendo bene che è esattamente l’opposto! Occorre infatti preparare la struttura aeroportuale per accogliere gli operatori e far aumentare ancor più i flussi turistici della provincia e della regione.
Mi chiedo, per quanto tempo ancora il popolo della nostra provincia dovrà sopportare tutte queste incompetenze e prosopopee consci di possedere una struttura a cui basterebbe aggiungere una ristrutturazione degli spazi interni all’aerostazione, quella dedicata ai servizi per i passeggeri, che è piccola cosa rispetto invece alla pista e agli spazi destinati alle operazioni di volo che già ci sono e anche di livello alto?
Su tutto questo svetta la distanza siderale tra le parole continuamente annunciate, da oltre tre anni a questa parte, e i fatti concreti, mai realizzati purtroppo, del presidente Emiliano, sempre a favore ma mai concretamente attivo.
Sarebbe utile organizzare una grande manifestazione per raccogliere e canalizzare in positivo il dissenso che trasversalmente attraversa il tessuto socio/economico della nostra provincia.
Ora è il momento della verità!
Mino Borraccino