Anche questa volta nel prossimo consiglio comunale di martedì 10 luglio prossimo, il consigliere comunale Emiliano D’AMATO (rappresentante della lista PULSANO BENE COMUNE) probabilmente non ci sarà.
Gli è stato, nei fatti, impedito di poter partecipare ai prossimi lavori dopo essere già stato messo nelle condizioni di non esserci nel consiglio comunale di insediamento dello scorso 25 giugno e la conferenza dei capigruppo lampo convocata con 24 ore di scarto. Il tutto nonostante le “informali” (ed evidentemente poco affidabili) rassicurazioni da parte degli organismi preposti.
Nonostante abbia fornito attraverso altri rappresentanti della minoranza in Conferenza dei Capigruppo la sua indisponibilità per ragioni lavorative fuori regione nelle giornate del 9 e del 10 di luglio il neo Presidente del Consiglio (Pietro Vetrano) ha preferito convocare il prossimo Consiglio Comunale ESATTAMENTE in una di tali date non tenendo assolutamente conto di tale esigenza.
Occorre sottolineare che la predisposizione del calendari dei lavori del Consiglio Comunale è una PREROGATIVA della Conferenza dei Capigruppo così come la programmazione dei lavori e non del PRESIDENTE (così come sancito dall’articolo 7 del Regolamento) il quale si limita a disporla (giusto art. 25).
“Stiamo riscontrando come rappresentanti dell’opposizione numerose difficoltà ed atti di ostruzionismo già nella fase di insediamento della nuova legislatura” – afferma il Consigliere Emiliano D’AMATO – “A distanza di un mese dalle elezioni non sono stato ancora messo nelle condizioni di poter partecipare agli organismi istituzionali per i quali i cittadini mi hanno votato. L’imposizione sistematica delle date e degli orari senza alcuna possibilità di scelta e condivisione è di una VIOLENZA ISTITUZIONALE inaudita che non ha precedenti nella storia politica locale. A tal proposito ho già messo a conoscenza il Prefetto attraverso PEC delle comunicazioni che intercorrono allo stato attuale fra me il Sindaco ed il Presidente del Consiglio in merito alla questione e non escludo di chiedere di essere ascoltato dallo stesso”.
Lo stesso zelo e la stessa rigidità non trova invece riscontro sulla gestione della trasparenza degli atti amministrativi che dovrebbero essere TOTALMENTE a disposizione dei capigruppo e completi già in Conferenza dei Capigruppo. Non solo così non è stato ma ci risulta che ad oggi sono ancora incompleti.
Pulsano Bene Comune