Venerdì 29 giugno 2018, presso Molo Santa Lucia, in Via delle Ceramiche, suggestiva location di Made in Puglia, alle ore 20.30 verrà presentato in anteprima il romanzo “Quel pasticciaccio brutto di Via Duomo”, ultima gialla fatica della scrittrice, archeologa e giornalista Silvia Quero.
Dopo il successo de “ L’esorcismo di Pietro ”, già vincitore del Premio Ciaia per la letteratura, con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, la scrittrice torna a parlare di Taranto, stavolta, però, in chiave diversa.
Momentaneamente messa da parte la formula del docuromanzo storico, la scrittrice si è cimentata con un giallo, dai toni decisamente brillanti e singolari, ambientato nella Città Vecchia, omaggiando, come si evince già dal titolo, la tradizione giallista italiana ed uno dei suoi maggiori esponenti: Carlo Emilio Gadda.
La presentazione sarà ospite della rassegna “ Libri sotto le stelle ”, a cura dell’ A.S.D. Olimpia – Mad in Puglia.
Ma di cosa parla il singolare giallo tarantino?
In una calda mattina d’estate, un brutale delitto rompe la disordinata armonia della vita di Mary, una ragazza della Città Vecchia di Taranto, principale indiziata dell’omicidio. A tirarla fuori dai guai, sua Nonna Maria, arzilla proprietaria del più vecchio bar dell’isola, che, tra un vecchio detto e una sagace battuta dalla spiazzante brutalità, rigorosamente in dialetto, snocciola perle di saggezza popolare e porta a scoprire l’assassino, in barba ad un insofferente carabiniere che non vedere l’ora di andare via da Taranto e tornare nella sua città d’origine, Roma. Il tutto nel segno del ricorrente monito ‘a madonna sape a ci porte le recchine … indiscutibile verità di Nonna Maria.
Qual è la tecnica narrativa?
Il presente libro, ricco di citazioni in vernacolo tarantino, si avvale per queste ultime della supervisione di uno dei maggiori poeti dialettali viventi, nonché culture e divulgatore delle tradizioni tarantine, Cataldo Sferra. L’introduzione critica è curata dal professor Antonio Basile, ricercatore, scrittore e docente di antropologia culturale all’Accademia delle Belle Arti di Lecce, che presenterà l’evento del 29 giugno assieme al sociologo e scrittore Roberto Missiani.
Cosa dice la critica?
E’ un romanzo che mescola molto abilmente giallo e ricostruzione storica. Nel complesso è un giallo con un intreccio narrativo intrigante e avvincente, che si sostanzia di una lettura leggera, ma allo stesso tempo coinvolgente. Questa storia vuole essere un omaggio a Taranto Vecchia.
Qualche curiosità?
Sì, due curiosità legate all’uscita del libro, che la dicono lunga sull’originalità dell’opera. All’interno del volume, le foto di tre fotografi tarantini, che hanno immortalato i loro modi di vedere e di vivere la città vecchia: Pasquale Reo, Antonello Cafagna e Marco Costanzo, che in occasione della presentazione di venerdì prossimo esporranno le loro opere in una mostra interamente dedicata al Borgo Antico. Il lancio del libro è stato anticipato da un divertente booktrailer, realizzato dal videoreporter freelance Antonello Cafagna, con l’amichevole partecipazione de “ I Teleperformers ”, nelle persone di: Angela Taurino, Fabrizio Ferola e Rossana De Pace, gruppo teatrale di Teleperformance Italia e di Roberto Missiani, che hanno coinvolto in una serie di improbabili interviste volti noti e meno noti della città vecchia. Lanciato sui social media, il booktrailer di “Quel pasticciaccio brutto di Via Duomo”, che verrà proiettato in apertura di presentazione, ha superato in pochi giorni le 20.000 visualizzazioni, superando fin da subito, ogni aspettativa.