Illustre Signor Ministro Centinaio, le parole sono importanti, tanto più quando escono dalla bocca di un rappresentante istituzionale del suo livello.
Lei ha detto – come riporta Repubblica riprendendo una sua intervista – che a Taranto non ci verrebbe in vacanza e che ci sarebbero ben altre località da valorizzare sotto il profilo turistico.
Lei signor Ministro non è aggiornato e questo è grave per un esponente di governo. Lei non sa che la Puglia e Taranto sono già, e da molto tempo, dei posti turisticamente di prim’ordine. Sì, anche Taranto, come dimostrano i numeri lusinghieri delle presenze turistiche riferite agli ultimi anni. Lei non sa cosa è stata Taranto nell’antichità e non sa cosa è e vuole diventare Taranto nel prossimo futuro: una città autenticamente europea, accogliente, colta e solidale. Perché qui in riva allo Ionio, gentile signor Ministro, abbiamo il Marta, uno dei musei archeologici più importanti del mondo; abbiamo il castello Aragonese, tra i siti più visitati in Italia. Abbiamo la Città Vecchia, un’isola che tutti ci invidiano per la ricchezza storica e architettonica che esprime. Nella nostra provincia abbiamo le Gravine, la Valle d’Itria, le ceramiche, l’eredità della civiltà messapica e le chiese rupestri. E abbiamo il mare, tra i più belli al mondo. E non è autoesaltazione, signor Ministro, ma è quanto attestano oggettivamente classifiche e testimonianze.
Certo, abbiamo anche i problemi che lei conosce. Ma noi dal governo ci aspettiamo una mano per superarli non dichiarazioni approssimative e superficiali che rischiano di stroncare sul nascere il nostro sacrosanto desiderio di fare quel salto di qualità che ci meritiamo.
E allora provi ad informarsi, prima. E se crede, venga pure a trovarci. La accoglieremo con un sorriso, come sempre facciamo. Con tutti.
Illustre Signor Ministro Centinaio,
le parole sono importanti, tanto più quando escono dalla bocca di un rappresentante istituzionale del suo livello.
Lei ha detto – come riporta Repubblica riprendendo una sua intervista – che a Taranto non ci verrebbe in vacanza e che ci sarebbero ben altre località da valorizzare sotto il profilo turistico. Lei signor Ministro non è aggiornato e questo è grave per un esponente di governo. Lei non sa che la Puglia e Taranto sono già, e da molto tempo, dei posti turisticamente di prim’ordine. Sì, anche Taranto, come dimostrano i numeri lusinghieri delle presenze turistiche riferite agli ultimi anni.
Lei non sa cosa è stata Taranto nell’antichità e non sa cosa è e vuole diventare Taranto nel prossimo futuro: una città autenticamente europea, accogliente, colta e solidale. Perché qui in riva allo Ionio, gentile signor Ministro, abbiamo il Marta, uno dei musei archeologici più importanti del mondo; abbiamo il castello Aragonese, tra i siti più visitati in Italia. Abbiamo la Città Vecchia, un’isola che tutti ci invidiano per la ricchezza storica e architettonica che esprime. Nella nostra provincia abbiamo le Gravine, la Valle d’Itria, le ceramiche, l’eredità della civiltà messapica e le chiese rupestri. E abbiamo il mare, tra i più belli al mondo. E non è autoesaltazione, signor Ministro, ma è quanto attestano oggettivamente classifiche e testimonianze.
Certo, abbiamo anche i problemi che lei conosce. Ma noi dal governo ci aspettiamo una mano per superarli non dichiarazioni approssimative e superficiali che rischiano di stroncare sul nascere il nostro sacrosanto desiderio di fare quel salto di qualità che ci meritiamo.
E allora provi ad informarsi, prima. E se crede, venga pure a trovarci. La accoglieremo con un sorriso, come sempre facciamo. Con tutti.
Il consigliere comunale e provinciale
Piero Bitetti