Quella di mercoledì 6 giugno, sarà una data storica per Mottola, che porterà la firma di Vanni Caragnano e del Comitato Strade Sicure, di cui è presidente. La strada statale 100 è sempre tristemente balzata agli onori della cronaca per il suo triste primato: quella di essere una delle arterie più incidentate della Puglia, peraltro annoverando uno degli indici di maggiore mortalità.
Mai nessuno aveva ravvisato l’esigenza di fare rumore sulla questione coinvolgendo le istituzioni preposte a prendere in seria considerazione l’ipotesi di intervenire sinergicamente, per puntare all’ammodernamento e alla messa in sicurezza di quell’arteria, esattamente come avvenuto sino all’altezza di Gioia del Colle. Eppure su quella strada si continua a morire. L’ultima vittima, in ordine di tempo, una donna di Francavilla Fontana, lo scorso 12 gennaio e altre quattro, di cui tre appena ventenni, il giorno di Capodanno.
Da qualche anno, Caragnano e il Comitato Strade Sicure hanno intrapreso questa battaglia e i risultati stanno arrivando. Quello odierno è forse il più eclatante, sebbene altri ce ne siano già stati. Allo stesso tavolo, domani pomeriggio, nella sala convegni di Mottola, dalle ore 17,30, siederanno: Anas, con l’ing. Matteo Castiglioni (responsabile coordinamento territoriale Adriatica) e l‘ing. Carlo Pullano (responsabile Area Compartimento Puglia), ma anche Società Autostrade per l’Italia e il Politecnico di Bari con il prof. Pasquale Colonna.
Seguirà anche la testimonianza di Gianni Caputi, padre di una delle vittime del 1° gennaio scorso, che con Caragnano ha incontrato nei mesi scorsi il già assessore regionale ai Trasporti Nunziante, ma anche i giornalisti, proprio sulla 100, non certo per esternare la sua rabbia, ma la voglia di inseguire soluzioni.
Tema del convegno odierno: “Completamento e messa in sicurezza della strada statale 100. Criticità e possibili soluzioni”. Ad introdurre i lavori sarà il presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano: molte sono le strade provinciali che si innestano pericolosamente sulla 100. Interverranno, per competenza territoriale, anche il sindaco di Mottola Giampiero Barulli e quello di Palagiano Domiziano Lasigna. Quest’ultimo, oltre ad aver sposato appieno la battaglia intrapresa da Vanni Caragnano sulla sicurezza della 100, lo ha voluto sostenere anche per un’altra questione: quella del completamento, in territorio di Palagiano, delle rampe di collegamento tra l’autostrada A14 e la statale 7 Appia, che si innesta con la statale 106dir. I lavori di realizzazione di quelle rampe, in realtà, sono stati in parte già realizzati; si è già proceduto agli espropri ed esistono già i sedimenti stradali sui cui costruirle.
“Se quest’opera fosse ultimata – conferma Caragnano – non solo si creerebbe un importante collegamento tra le due strade, statale 7 e A14, ma si consentirebbe al traffico in arrivo dalla 106 e, quindi, dalla 106dir di immettersi direttamente in autostrada utilizzando le rampe di Palagiano, evitando, in tal modo, di intasare la già eccessivamente trafficata statale 100. Così, non solo si garantirebbe un percorso più agevole ai mezzi, in entrambi le direzioni, evitando di prendere l’autostrada dal casello di San Basilio – Mottola; ma si interverrebbe a decongestionare il traffico sulla 100, nell’attesa che vengano realizzati i lavori di ammodernamento della stessa”.
Dal convegno odierno ci si attendono risposte e, soprattutto, soluzioni concrete, che, probabilmente, viste le competenze dei relatori, arriveranno.